vado dal mio padrone a chiedere se posso fare la pipì, stamani non l'ho fatta.
lui sta parlando con un suo amico e mi dice che anche se non la faccio da un po' adesso devo aspettare, perché lui sta parlando e non può venire subito ad aprirmi la cintura di castità e a controllare che non mi tocchi mentre sono senza.
non avevo mai visto quel tizio e fui molto imbarazzata da come mi trattò, ma me ne andai pensando di tornare dopo un'oretta.
invece, appena uscita dalla stanza mi richiamò, mi fece avvicinare eppoi mi fece versare un grosso bicchiere d'acqua dal suo amico.
- bevilo tutto tesoro, scommetto che hai sete. brava adesso vai di là e torna tra un po'.
dopo un'ora tornai e chiesi il permesso di fare la pipì. non mi fu concesso, ma il mio padrone mi invitò a sedermi su un suo ginocchio. mi tolse la cintura e cominciò a farmi ballonzolare come se stesse facendomi fare cavalluccio. ad ogni colpo sentivo esplodere la vescica e si vedeva benissimo che mi dava fastidio.
- avanti tesoro, cavalca, lasciati andare a peso morto, senti come sono forti i colpi..
continuai in quell'esercizio per un bel po', non riuscendo ad evitare di godere molto mentre il mio clitoride premeva contro i suo pantaloni.
- piccola pervertita, guarda come mi hai sbrodolato i pantaloni.. la prossima volta ti metto un riccio nella fica, così poi voglio vedere se ti strusci tanto.. adesso vai da mio amico, va a strusciartela sulle sue ginocchia, ti masturberà un po' premendoti sulla pancia e così gli farai vedere come ti bagni con quel trattamento, non è vero sudiciona?
quando avrà finito te ne vai nella tua bacinella e ti pisci addosso, eppoi resti lì e ti tocchi mentre te ne stai a mollo.
l'amico del mio padrone si divertì a torturami la vescica molto a lungo, alternando momenti in cui mi massaggiava il clitoride ad altri in cui mi masturbava il sedere con un dito.
quando stavo quasi per venire con il culo, decise di mandarmi a prendere la bacinella. mi feci tutta la pipì addosso e col sedere a mollo andai avanti a masturbarmi il grilletto, sculacciandomi la fica ogni volta che stavo per venire.
durò molto a lungo e dopo poco dovetti cominciare anche a tenere la lingua fuori e a mugolare di godimento. alla fine, stremata dall'insoddisfazione, fui accompagnata a sciacquarmi e ben richiusa sotto chiave.
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