stavo andando in gita con la mia classe del liceo. il treno su cui ci trovavamo era pienissimo e molti di noi rimasero in piedi. io mi misi seduta sopra al corrimano, da prima con tutte e due le gambe dalla stessa parte, ma poi mi venne voglia di mettermi a cavalcioni, perchè volevo sentire le vibrazioni del treno attraverso i jeans.
il corrimano era tondo e abbastanza largo, ma, dopo poco tempo, stare in quella posizione iniziò ad essere abbastanza doloroso. non mi mossi ma, anzi, cominciai a ridurre il peso che poggiavo sulle gambe e la pressione e il dolore sulla fica non poterono che aumentare. nonostante questo iniziai a sentirmi sempre più bagnata ed eccitata ed avevo voglia di continuare quel gioco a lungo. in certi momenti arrivavo ad alzare del tutto i piedi da terra, seppure di pochi millimetri, godendo molto soprattutto al pensiero di stare subendo la tortura davanti a tutti, anche se nessuno se ne sarebbe accorto.
a quel tempo mi capitava molto spesso di applicarmi da sola piccole torture e di masturbarmi pensando di essere obbligata dal professore a farlo di fronte a tutta la classe. l'umiliazione di far vedere a tutti quanto godessi in quelle condizioni, con uno zucchino infilato nel sedere o con una molletta da bucato attaccata al grilletto, mi faceva bagnare da morire.
il viaggio in treno durò più di due ore, e mi guardai bene dal lasciare il mio trespolo di tortura per tutto il tempo, anche quando si liberò un posto a sedere.
la mossa insospettì visibilmente il professore di inglese, che già da un po' mi stava guardando. dall'angolazione in cui si trovava, poteva vedere bene le mie gambe, mentre gli altri avevano alcune valigie davanti. se avesse guardato attentamente avrebbe potuto notare benissimo come tenessi a lungo i piedi alzati da terra e probabilmente a quel punto anche dall'espressione della mia faccia si sarebbe potuto intuire che stavo quasi sicuramente godendo. il pensiero di poter essere scoperta mi riempì di vergogna e godimento e non potei evitare di fingere un attacco di singhiozzo per potermi muovere e accentuare il dolore che mi stavo infliggendo tra le gambe.
1 commento:
dovresti parlare più spesso delle umiliazioni, o autoumiliazioni, in publico. Le trovo particolarmente eccitanti. Specialmente quando riguardano i piedi sporchi, o semplicemnete scalzi!
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