se mi vuoi contattare virnaliae@gmail.com
mi trovi anche su Tumblr
http://virnaliae.tumblr.com/
su Cam4
http://it.cam4.de.com/virnaliae/
e su Twitter
https://twitter.com/virnaliae
martedì 18 dicembre 2012
racconto di una cagnetta che struscia la fica
Questo riepilogo non è disponibile.
Fai clic qui per visualizzare il post.
martedì 27 novembre 2012
martedì 9 ottobre 2012
l'umiliazione del mio primo orgasmo
la mia educazione sessuale ebbe inizio in età adolescenziale, presso il collegio in cui mi trovavo in quel periodo. era retto da una gruppo di suore e il preside era un prete. un signore grasso e calvo, sempre sudato e con un occhio strabico, la faccia rubizza e lubrica, sembrava davvero fatto apporta per disgustare una ragazzina come me.
le mie tendenze perverse erano evidentemente in parte innate, poiché la sua presenza mi metteva spesso in uno stato di eccitazione che non riuscivo bene a comprendere. non sapevo cosa fare, un giorno andai in bagno, mi misi un grosso asciugamano tra le gambe e iniziai a stringere forte le gambe, pensando intensamente a tutti i dettagli disgustosi di quell'uomo, che mi procuravano così tanto piacere. non avevo alcun orgasmo, ma andavo avanti per diverso tempo, finché non riuscivo più a trarre godimento da quel trattamento. imparai presto anche a mettermi un dito nel sedere, mi faceva male e mi sentivo umiliata, ma dopo un po' che era dentro mi piaceva e cominciavo a muoverlo avanti e indietro. mi sembrava più naturale mettermi le dita nel sedere, piuttosto che toccarmi la passerina, non so come mai.
ci avevano detto che toccarci tra le gambe era vietato e che dovevamo confessarlo se lo facevamo, ma non era stato detto nulla riguardo al buchino del sedere. comunque credo che in quel periodo mi sarei masturbata lo stesso in quel modo, mi piaceva sentire l'umiliazione di qualcosa che mi entrava dietro, stavo ferma e immaginavo di essere costretta dal preside a farlo in classe davanti a tutti, contraendo lo sfintere attorno al dito.
fu un periodo molto interessante, ma terminò il giorno in cui mi scordai di chiudere la porta a chiave e una suora entrò nel bagno, trovandomi in ginocchio in terra mentre tiravo forte verso l'alto asciugamano che tenevo tra le gambe. si arrabbiò moltissimo e mi mandò dritta dal preside. l'imbarazzo che provavo era nettamente superiore all'eccitazione che mi dava dover raccontare quel che facevo al preside.
ad ogni modo c'era poco da fare, ormai ero stata beccata, anche se non sapevo bene cosa avevo sbagliato, e dovevo affrontare le conseguenze.
il preside, con mio grande stupore, mi accolse con una certa indulgenza. sapeva già cosa avevo fatto, ma non era furibondo come credevo. volle che gli raccontassi tutto nei dettagli, e in particolare volle sapere a cosa pensavo mentre usavo l'asciugamano tra le gambe e mi mettevo il dito nel sedere.
mi spiegò che era normale quello che mi stava succedendo e che la mia passerina domandava di provare piacere, se io me la fossi massaggiata avrei provato molto godimento fino ad arrivare a provare un vero e proprio orgasmo.
detto questo, mi esortò ad abbassarmi le mutandine e a mettermi sulla scrivania con le gambe aperte, poiché era necessario che provassi immediatamente quel che mi stava spiegando. si sedette di fronte a me e iniziò a toccarmi lentamente sulla fica, senza stimolare il clitoride. mi chiese se mi piaceva e risposi di sì. mi disse che per ogni cosa che avesse fatto mi avrebbe chiesto se mi piaceva e io avrei dovuto giurare di rispondere con sincerità dicendo quanto mi piaceva. oppure dire che non mi piaceva.
mi piace, risposi timidamente.
il massaggio si spostò lentamente sul clitoride e il preside non mancò di spiegarmi quale era la sua funzione e come ci fossero molti modi per toccarlo.
- ti piace?
- mi piace tanto...
- vedi tesoro, qui è il punto dove la tua fichetta gode di più, se continuo a massaggiarti qui sul grillettino tra un po' sentirai l'orgasmo. tuttavia, voglio capire come funziona la tua testolina, prima mi hai raccontato che pensavi a farti quelle cose in classe davanti a tutti vero? adesso dimmi, se pensi intensamente ad essere in mezzo alla classe, sulla cattedra a gambe larghe, mentre ricevi questo massaggio, ti piace di più o di meno?
l'imbarazzo era forte, ma risposi comunque che mi piaceva di più...
- non credi che riderebbero tutti a vederti? ti prenderebbero in giro per quello che ti fai fare... poi magari la sera ti costringerebbero a fare le stesse cose deridendoti e umiliandoti... ti piace pensare a questa cosa? ti fa godere di più il grilletto? sì vero?
da brava, adesso dimmi, ti piacerebbe essere picchiata perché stai godendo? pensa se il tuo maestro ti dovesse percuotere davanti al resto della classe, sul sedere e dove adesso ti sto toccando. pensa che verresti picchiata e battuta ripetutamente anche dai tuoi compagni, tutte le volte che provi eccitazione. ti piacerebbe? confesseresti di essere eccitata e bagnata tra le gambe solo per il piacere di ricevere punizioni e umiliazioni ripetute? lo immaginavo tesoro.
vedi, sei una piccola pervertita, una maialina perversa che gode a fare quello che disgusta tutte le altre persone, le persone normali.
tra poco avrai un orgasmo, sei troppo eccitata dalle mie parole e dal mio massaggio.
voglio che mentre provi piacere ti concentri sull'immagine di te stessa, sdraiata sulla cattedra, con le gambe sollevate e piegate per aria, mentre ti procuri godimento qui sulla fica battendoti da sola con la cinghia dei pantaloni. affinché tutti ridano di te e ti insultino a dovere dovrai renderti ridicola, dimostrando che godi come un cane, perciò mentre ti picchi tra le gambe dovrai tenere la lingua di fuori e mugolare come fa una cagnetta in calore.
concentrati bene tesoro, vieni mentre pensi alle tue umiliazioni, avanti tesoro, godi tanto, pensa che sei una troia schifosa e godi...
le mie tendenze perverse erano evidentemente in parte innate, poiché la sua presenza mi metteva spesso in uno stato di eccitazione che non riuscivo bene a comprendere. non sapevo cosa fare, un giorno andai in bagno, mi misi un grosso asciugamano tra le gambe e iniziai a stringere forte le gambe, pensando intensamente a tutti i dettagli disgustosi di quell'uomo, che mi procuravano così tanto piacere. non avevo alcun orgasmo, ma andavo avanti per diverso tempo, finché non riuscivo più a trarre godimento da quel trattamento. imparai presto anche a mettermi un dito nel sedere, mi faceva male e mi sentivo umiliata, ma dopo un po' che era dentro mi piaceva e cominciavo a muoverlo avanti e indietro. mi sembrava più naturale mettermi le dita nel sedere, piuttosto che toccarmi la passerina, non so come mai.
ci avevano detto che toccarci tra le gambe era vietato e che dovevamo confessarlo se lo facevamo, ma non era stato detto nulla riguardo al buchino del sedere. comunque credo che in quel periodo mi sarei masturbata lo stesso in quel modo, mi piaceva sentire l'umiliazione di qualcosa che mi entrava dietro, stavo ferma e immaginavo di essere costretta dal preside a farlo in classe davanti a tutti, contraendo lo sfintere attorno al dito.
fu un periodo molto interessante, ma terminò il giorno in cui mi scordai di chiudere la porta a chiave e una suora entrò nel bagno, trovandomi in ginocchio in terra mentre tiravo forte verso l'alto asciugamano che tenevo tra le gambe. si arrabbiò moltissimo e mi mandò dritta dal preside. l'imbarazzo che provavo era nettamente superiore all'eccitazione che mi dava dover raccontare quel che facevo al preside.
ad ogni modo c'era poco da fare, ormai ero stata beccata, anche se non sapevo bene cosa avevo sbagliato, e dovevo affrontare le conseguenze.
il preside, con mio grande stupore, mi accolse con una certa indulgenza. sapeva già cosa avevo fatto, ma non era furibondo come credevo. volle che gli raccontassi tutto nei dettagli, e in particolare volle sapere a cosa pensavo mentre usavo l'asciugamano tra le gambe e mi mettevo il dito nel sedere.
mi spiegò che era normale quello che mi stava succedendo e che la mia passerina domandava di provare piacere, se io me la fossi massaggiata avrei provato molto godimento fino ad arrivare a provare un vero e proprio orgasmo.
detto questo, mi esortò ad abbassarmi le mutandine e a mettermi sulla scrivania con le gambe aperte, poiché era necessario che provassi immediatamente quel che mi stava spiegando. si sedette di fronte a me e iniziò a toccarmi lentamente sulla fica, senza stimolare il clitoride. mi chiese se mi piaceva e risposi di sì. mi disse che per ogni cosa che avesse fatto mi avrebbe chiesto se mi piaceva e io avrei dovuto giurare di rispondere con sincerità dicendo quanto mi piaceva. oppure dire che non mi piaceva.
mi piace, risposi timidamente.
il massaggio si spostò lentamente sul clitoride e il preside non mancò di spiegarmi quale era la sua funzione e come ci fossero molti modi per toccarlo.
- ti piace?
- mi piace tanto...
- vedi tesoro, qui è il punto dove la tua fichetta gode di più, se continuo a massaggiarti qui sul grillettino tra un po' sentirai l'orgasmo. tuttavia, voglio capire come funziona la tua testolina, prima mi hai raccontato che pensavi a farti quelle cose in classe davanti a tutti vero? adesso dimmi, se pensi intensamente ad essere in mezzo alla classe, sulla cattedra a gambe larghe, mentre ricevi questo massaggio, ti piace di più o di meno?
l'imbarazzo era forte, ma risposi comunque che mi piaceva di più...
- non credi che riderebbero tutti a vederti? ti prenderebbero in giro per quello che ti fai fare... poi magari la sera ti costringerebbero a fare le stesse cose deridendoti e umiliandoti... ti piace pensare a questa cosa? ti fa godere di più il grilletto? sì vero?
da brava, adesso dimmi, ti piacerebbe essere picchiata perché stai godendo? pensa se il tuo maestro ti dovesse percuotere davanti al resto della classe, sul sedere e dove adesso ti sto toccando. pensa che verresti picchiata e battuta ripetutamente anche dai tuoi compagni, tutte le volte che provi eccitazione. ti piacerebbe? confesseresti di essere eccitata e bagnata tra le gambe solo per il piacere di ricevere punizioni e umiliazioni ripetute? lo immaginavo tesoro.
vedi, sei una piccola pervertita, una maialina perversa che gode a fare quello che disgusta tutte le altre persone, le persone normali.
tra poco avrai un orgasmo, sei troppo eccitata dalle mie parole e dal mio massaggio.
voglio che mentre provi piacere ti concentri sull'immagine di te stessa, sdraiata sulla cattedra, con le gambe sollevate e piegate per aria, mentre ti procuri godimento qui sulla fica battendoti da sola con la cinghia dei pantaloni. affinché tutti ridano di te e ti insultino a dovere dovrai renderti ridicola, dimostrando che godi come un cane, perciò mentre ti picchi tra le gambe dovrai tenere la lingua di fuori e mugolare come fa una cagnetta in calore.
concentrati bene tesoro, vieni mentre pensi alle tue umiliazioni, avanti tesoro, godi tanto, pensa che sei una troia schifosa e godi...
martedì 11 settembre 2012
la puntura sul sedere per non godere
stamani ho confessato a mio zio di essermi masturbata ieri con il manico della scopa.
l'ho fatto perché avevo tanta voglia, me la sono messa anche nel sedere e ho goduto mentre provavo a spazzare in terra. in più mi sono anche masturbata i clitoride, ma fortunatamente l'iniezione che mi ha fatto la mattina ha fatto il suo effetto e non sono riuscita a venire. si tratta di un farmaco che gli ha dato un suo amico farmacista, basta una punturina nel sedere e per 24h il clitoride resta come indolenzito, si gonfia e se mi impegno a lavorarmelo bene mi procura del godimento, ma diventa praticamente incapace di avere un orgasmo come si deve. non c'è bisogno di dire che mio zio è stato entusiasta di ricevere un regalo simile e spesso mi costringe a prenderlo, soprattutto se ha intenzione di sottopormi a breve a qualche sessione di tortura.
mio zio si è comunque molto arrabbiato per la mia masturbazione di ieri e come capita spesso ha rimandato la mia punizione al pomeriggio, quando sarebbero passati tre suoi amici a bere una birra.
nel frattempo, per essere sicuro che i trattamenti che avrei ricevuto a breve non mi giocassero qualche scherzetto, ricevetti un'altra puntura sul sedere e venni subito messa sotto chiave nella cintura di castità fino al loro arrivo.
quando entrarono in casa li dovetti spiegare loro cosa avevo combinato nei minimi dettagli stando seduta con le gambe piegate tenute su, in una posizione veramente ridicola e imbarazzante, mentre con la mano mi picchiavo ritmicamente sulla passerina in segno di pentimento, chiedendo loro di punirmi e di umiliarmi per aver aver fatto godere la fica senza permesso.
l'accoglienza fu molto apprezzata e uno di loro mi disse che per premio mi sarei presa subito una bella sculacciata forte, di quelle che mi fanno tanto bagnare, così dopo sarei anche stata pronta per essere torturata a dovere, dato che non c'è niente di meglio di far soffrire una passerina bagnata che vorrebbe tanto godere.
mi adagio sulle sue ginocchia e, mentre mi fa bagnare la fica picchiandomi sul culo, discorre con gli altri su quale sia la punizione più adatta.
viene deciso che mi devo impartire una buona dose di cinghiate da sola, tutte sulla fica, farla rossa rossa eppoi spalmarla bene col sale grosso. inoltre, per far vedere a tutti che sono una maialina, devo tenere la lingua fuori, mentre lo faccio, e mugolare per il godimento.
dopo aver coperto la fica con un buono strato di cerotto, devo portare il culo a ciascuno di loro per farmelo torturare, chiedendogli di inserirmi oggetti strani e dolorosi.
io mi sono applicata diligentemente tutti i trattamenti ordinati, poi alla fine, con una radice di zenzero nel sedere, sono dovuta salire a cavalcioni sul cavalletto da tortura, dondolandomi lentamente per fare pressione su tutta la fica coperta di sale e spingendo dentro il culo la radice.
per fortuna che mi era stata fatta di recente la puntura, perchè non so se la mia fica congestionata avrebbe potuto sopportare quel trattamento per un'ora intera, mentre loro mi deridevano e mi coprivano di insulti mentre godevo, senza avere un orgasmo, invece alla fine sono stata chiusa nella cintura di castità bagnatissima e completamente frustrata.
infine, per farli sborrare ho dovuto umiliarmi fino al punto di provare a soddisfarmi sfregando la mia povera fichetta sotto chiave contro la porta... io non sono riuscita a sentire niente, ma loro sono venuti tutti con molto gusto.
l'ho fatto perché avevo tanta voglia, me la sono messa anche nel sedere e ho goduto mentre provavo a spazzare in terra. in più mi sono anche masturbata i clitoride, ma fortunatamente l'iniezione che mi ha fatto la mattina ha fatto il suo effetto e non sono riuscita a venire. si tratta di un farmaco che gli ha dato un suo amico farmacista, basta una punturina nel sedere e per 24h il clitoride resta come indolenzito, si gonfia e se mi impegno a lavorarmelo bene mi procura del godimento, ma diventa praticamente incapace di avere un orgasmo come si deve. non c'è bisogno di dire che mio zio è stato entusiasta di ricevere un regalo simile e spesso mi costringe a prenderlo, soprattutto se ha intenzione di sottopormi a breve a qualche sessione di tortura.
mio zio si è comunque molto arrabbiato per la mia masturbazione di ieri e come capita spesso ha rimandato la mia punizione al pomeriggio, quando sarebbero passati tre suoi amici a bere una birra.
nel frattempo, per essere sicuro che i trattamenti che avrei ricevuto a breve non mi giocassero qualche scherzetto, ricevetti un'altra puntura sul sedere e venni subito messa sotto chiave nella cintura di castità fino al loro arrivo.
quando entrarono in casa li dovetti spiegare loro cosa avevo combinato nei minimi dettagli stando seduta con le gambe piegate tenute su, in una posizione veramente ridicola e imbarazzante, mentre con la mano mi picchiavo ritmicamente sulla passerina in segno di pentimento, chiedendo loro di punirmi e di umiliarmi per aver aver fatto godere la fica senza permesso.
l'accoglienza fu molto apprezzata e uno di loro mi disse che per premio mi sarei presa subito una bella sculacciata forte, di quelle che mi fanno tanto bagnare, così dopo sarei anche stata pronta per essere torturata a dovere, dato che non c'è niente di meglio di far soffrire una passerina bagnata che vorrebbe tanto godere.
mi adagio sulle sue ginocchia e, mentre mi fa bagnare la fica picchiandomi sul culo, discorre con gli altri su quale sia la punizione più adatta.
viene deciso che mi devo impartire una buona dose di cinghiate da sola, tutte sulla fica, farla rossa rossa eppoi spalmarla bene col sale grosso. inoltre, per far vedere a tutti che sono una maialina, devo tenere la lingua fuori, mentre lo faccio, e mugolare per il godimento.
dopo aver coperto la fica con un buono strato di cerotto, devo portare il culo a ciascuno di loro per farmelo torturare, chiedendogli di inserirmi oggetti strani e dolorosi.
io mi sono applicata diligentemente tutti i trattamenti ordinati, poi alla fine, con una radice di zenzero nel sedere, sono dovuta salire a cavalcioni sul cavalletto da tortura, dondolandomi lentamente per fare pressione su tutta la fica coperta di sale e spingendo dentro il culo la radice.
per fortuna che mi era stata fatta di recente la puntura, perchè non so se la mia fica congestionata avrebbe potuto sopportare quel trattamento per un'ora intera, mentre loro mi deridevano e mi coprivano di insulti mentre godevo, senza avere un orgasmo, invece alla fine sono stata chiusa nella cintura di castità bagnatissima e completamente frustrata.
infine, per farli sborrare ho dovuto umiliarmi fino al punto di provare a soddisfarmi sfregando la mia povera fichetta sotto chiave contro la porta... io non sono riuscita a sentire niente, ma loro sono venuti tutti con molto gusto.
consigli per la masturbazione umiliante
Cara Virnaliae,
ti stimo molto per la tua forza di volontà a trattenere l'orgasmo.
Sin da piccola ho sempre avuto questa indole alla sottomissione, ma solo a tredici anni ho capito cosa realmente fosse.
Volevo chiederti dei consigli per trattenere l'orgasmo, delle tecniche umilianti per non venire ma soffrire della mia frustrazione.
Tanti baci,
una tua cara lettrice.
Ciao,
mi pare davvero meritevole la tua dedizione a diventare una schiavetta obbligata alla castità, si essere sottoposta a continue stimolazioni pur mantenendo la concentrazione necessaria ad impedire alla tua fica di godere.
non è facile e hai bisogno di molto allenamento.
per prima cosa potresti masturbarti in una posizione che sia per te molto scomoda e umiliante.
mettiti le mutandine in bocca, tutte dentro, e comportati come la cagnolina che sei, non puoi masturbarti con le dita, devi strusciare la tua fichetta contro tutto quello che trovi.
fai su e giù per bene, poi togli le mutande dalla bocca e inseriscile tutte nella fica bagnata, intanto lecca dove hai sporcato con la fica che si masturbava.
poi alzati e trova una sedia, piega le gambe e tenta di penetrarti con lo spigolo del sedile, spingilo bene dentro così le mutande ti faranno male e mentre soffri potrai masturbarti un po' il clitoride.
mi raccomando, prima di iniziare a punirti ricordati di bere molta acqua, vedrai che il tormento della tua vescica pienissima ti sarà molto utile per torturarti durante la masturbazione.
devi portarla avanti per almeno due ore al giorno, meglio di più. devi raggiungere il limite dell'orgasmo senza valicarlo mai, è importate che una cagnetta sia sempre bagnata e frustrata.
la masturbazione che dovrai applicarti ti sembrerà una tortura interminabile, ma dovrai applicartela ogni giorno. se durante il tuo allenamento ti capita di venire per sbaglio smetti immediatamente di stimolarti e lascia che le contrazioni di godimento siano minime e se ne vadano lasciandoti di nuovo frustrata.
naturalmente poi dovrai punirti e umiliarti con maggiore severità. dopo ogni orgasmo rovinato dovrai riprendere a masturbarti continuativamente per almeno 3 ore e potrai smettere solo quando la tua fica sarà di nuovo dolente dal godimento inespresso e pronta a lasciarti adeguatamente insoddisfatta.
spero che comincerai al più presto, ciao!
giovedì 12 aprile 2012
umiliazione al cinema 2
domani ti riporto in un bel cinema porno a fare vedere a tutti quanto sei troia. sei contenta tesoro?
ci mettiamo seduti un po' in disparte, ma non troppo.
voglio che tu apra le gambe e con la tua bella spazzolina da passeggio ti metta a fare un massaggino a tutta la fica. non devi premere troppo, ma voglio che te la raschi a lungo e te la irriti per bene, così poi quando passeremo a torturarti il grilletto sarà molto duro ed eccitato.
probabilmente a quel punto qualcuno avrà già notato cosa ti stai facendo da sola nel buio e avrà già visto che sei una cagna che ansima e gode mentre si gratta la fica con una spazzola.
a quel punto, dopo che avrai irritato a dovere anche il clitoride, se fossimo a casa credo che ti farei masturbare un po' mentre ti piscio sulla fica.
è difficile trattenere l'orgasmo mentre senti bruciare la fica e ti massaggi il clitoride, vero troia?
ma qua dovrai sentire bruciore sull'irritazione in un altro modo.
voglio che tagli un limone in due, ne prendi metà e te lo spremi sulla fica. dopodiché rimani ferma immobile, godi e mugola se vuoi ma non troppo forte.
tira anche fuori la lingua e alza le gambe, che devi sembrare davvero una cagna in calore. premi il limone sulla fica e masturbati con quello, mentre mugoli e ti sbavi addosso.
dopo ti faremo tutto quello che i presenti interessati alla tua punizione vorranno suggerire.
ma personalmente credo che sia il caso di dedicarsi un po' al culo, non credi?
ti va di masturbarti mentre ti batto il buco del culo con la cinghia? non ti preoccupare per le tue natiche, quelle riceveranno dopo la propria dose di botte, ma adesso farò attenzione a colpirti proprio dritta sul buco.
mi raccomando, devi tenere il buco rilassato, così aumenta la sensibilità.
sei proprio preoccupata di non essere battuta anche sul resto del culo? allora sai che facciamo?
ci mettiamo la nostra bella spazzolina tutta su per la fichetta, la inseriamo piano piano eppoi facciamo un po' di su e giù masturbando anche il grilletto.
quando stai quasi per venire, prendi la cinghia e fai il giro delle persone attorno, chiedendogli se per favore possono frustarti sul culo. mentre le prendi tieni le gambe larghe, in modo che possano colpire la spazzola e farti male anche alla fica.
dovrai stare molto concentrata per riuscire a non venire.
dopo che ti avranno battuta a dovere, prima di tornare a casa, ti rimetterò la cintura di castità davanti a tutti e naturalmente mentre la indossi dovrai spiegare loro che sei una troia frustrata che non ha il permesso di avere un orgasmo e dovrai provare a masturbarti da sopra la cintura. inutilmente, come fai sempre.
ci mettiamo seduti un po' in disparte, ma non troppo.
voglio che tu apra le gambe e con la tua bella spazzolina da passeggio ti metta a fare un massaggino a tutta la fica. non devi premere troppo, ma voglio che te la raschi a lungo e te la irriti per bene, così poi quando passeremo a torturarti il grilletto sarà molto duro ed eccitato.
probabilmente a quel punto qualcuno avrà già notato cosa ti stai facendo da sola nel buio e avrà già visto che sei una cagna che ansima e gode mentre si gratta la fica con una spazzola.
a quel punto, dopo che avrai irritato a dovere anche il clitoride, se fossimo a casa credo che ti farei masturbare un po' mentre ti piscio sulla fica.
è difficile trattenere l'orgasmo mentre senti bruciare la fica e ti massaggi il clitoride, vero troia?
ma qua dovrai sentire bruciore sull'irritazione in un altro modo.
voglio che tagli un limone in due, ne prendi metà e te lo spremi sulla fica. dopodiché rimani ferma immobile, godi e mugola se vuoi ma non troppo forte.
tira anche fuori la lingua e alza le gambe, che devi sembrare davvero una cagna in calore. premi il limone sulla fica e masturbati con quello, mentre mugoli e ti sbavi addosso.
dopo ti faremo tutto quello che i presenti interessati alla tua punizione vorranno suggerire.
ma personalmente credo che sia il caso di dedicarsi un po' al culo, non credi?
ti va di masturbarti mentre ti batto il buco del culo con la cinghia? non ti preoccupare per le tue natiche, quelle riceveranno dopo la propria dose di botte, ma adesso farò attenzione a colpirti proprio dritta sul buco.
mi raccomando, devi tenere il buco rilassato, così aumenta la sensibilità.
sei proprio preoccupata di non essere battuta anche sul resto del culo? allora sai che facciamo?
ci mettiamo la nostra bella spazzolina tutta su per la fichetta, la inseriamo piano piano eppoi facciamo un po' di su e giù masturbando anche il grilletto.
quando stai quasi per venire, prendi la cinghia e fai il giro delle persone attorno, chiedendogli se per favore possono frustarti sul culo. mentre le prendi tieni le gambe larghe, in modo che possano colpire la spazzola e farti male anche alla fica.
dovrai stare molto concentrata per riuscire a non venire.
dopo che ti avranno battuta a dovere, prima di tornare a casa, ti rimetterò la cintura di castità davanti a tutti e naturalmente mentre la indossi dovrai spiegare loro che sei una troia frustrata che non ha il permesso di avere un orgasmo e dovrai provare a masturbarti da sopra la cintura. inutilmente, come fai sempre.
martedì 20 marzo 2012
in chat: la punizione dei collant
oggi in chat mi è stato proposto di masturbarmi con dei collant.
ero al computer seduta sulla sedia, i jeans strettissimi e una spugnetta da piatti inserita tra le mutandine e la fica.
avevo il divieto tassativo di toccarmi e mentre chattavo e ricevevo le istruzioni per la punizione, l'unica cosa che potevo fare per godere un po' era aprire e chiudere le gambe.
ma non troppo forte, altrimenti la spugnetta mi avrebbe fatto troppo male.
al mio padrone piace molto che altri suggeriscano delle punizioni da applicarmi, ma dopo che gli ebbi raccontato cosa dovevo fare, mi fece notare che se mi fossi semplicemente riempita la fica con i collant o mi fossi stuzzicata il clitoride sfregandolo contro la cucitura, anche se avessi tirato forte non sarebbe stata una grande punizione e avrei goduto senza soffrire quasi per nulla.
per risolvere questo problema, in chat mi era stato proposto di bagnare i collant col peperoncino o col succo di limone, ma il mio padrone preferì che fossero riempiti con un po' di sale grosso.
gli parve un'ottima idea per due ottimi motivi.
per prima cosa sarebbe aumentato il volume e sarebbe stato molto più complicato inserirli tutti nella mia fichetta.
eppoi il sale avrebbe iniziato a bruciare soltanto se si fosse sciolto perchè, mentre ricevevo la punizione, godevo e mi bagnavo.
se fossi stata brava a non godere e a rimanere asciutta mentre mi riempivo la fica, la punizione sarebbe stata meno dolorosa.
ma se invece la mia fichetta iniziava ad eccitarsi come al solito, avrebbe anche incominciato a bruciare sempre più forte, via via che me la allargavo riempiendola.
una volta messo tutto dentro, era il momento di andare a strusciarsi contro lo spigolo del tavolo, premendo ritmicamente sul grilletto e facendo in modo che lo spigolo spingesse più dentro il collant pieno di sale.
dopo una mezz'ora di questo trattamento, durante il quale il mio padrone mi incitava a spingere più forte e a tenere fuori la lingua come una cagna, il collant doveva essere estratto.
questo doveva essere fatto tirandolo tutto lentamente verso l'altro, aderente alla mia pancia, in modo che le sue fibre piene di sale andassero a lavorare adeguatamente il mio clitoride, irritandolo a dovere.
se fossi riuscita a fare la brava e a non bagnarmi, avrei ricevuto solamente l'irritazione, ma se mi infradiciavo come al solito, il mio grilletto arrossato ed eccitato avrebbe sentito molto più dolore.
d'altra parte, sentire aumentare la sofferenza mi avrebbe aiutato a godere di meno, visto che proprio non riuscivo a evitare di sbrodolarmi tutta mentre mi applicavo la punizione alla fica.
una volta estratto il collant, era il caso di ripassarlo un po' nel sale, bagnato com'era, è rimettere tutto bene dentro.
a quel punto, con la fica nuovamente riempita, c'era da sopportare mezz'ora di massaggio al clitoride irritato. è terribilmente difficile mantenere la concentrazione necessaria a non venire.
per distrarmi, il mio padrone decise che potevo prendere un po' di botte sul culo, ma sempre mentre continuavo a ricevere la masturbazione e che quindi comunque non dovevo perdere la concentrazione e non fare godere troppo il clitoride.
per fortuna, la forza necessaria a battermi bene il sedere non gli consentirono di dedicarsi al mio grilletto con la dovuta attenzione e quindi io riuscii ad arrivare in fondo e a prendere tutte le botte sul culo senza venire.
altrimenti stavolta non so se ce l'avrei fatta, anche perché spesso il mio padrone sbagliava mira apposta e andava a colpirmi esattamente sulla fica, spingendo il collant e facendomi godere molto.
al termine del trattamento pensava che sarei dovuta essere rimessa dentro la cintura con la fica ripiena, ma poi gli venne in mente che sarei potuta riuscire a venire anche sotto chiave, magari stringendo la fica e le gambe.
pertanto venni svuotata di nuovo con il solito sistema gratta clitoride e rimessa a sentire il bruciore in silenzio nella mia cintura di castità e a scrivere il resoconto che avete appena letto.
ero al computer seduta sulla sedia, i jeans strettissimi e una spugnetta da piatti inserita tra le mutandine e la fica.
avevo il divieto tassativo di toccarmi e mentre chattavo e ricevevo le istruzioni per la punizione, l'unica cosa che potevo fare per godere un po' era aprire e chiudere le gambe.
ma non troppo forte, altrimenti la spugnetta mi avrebbe fatto troppo male.
al mio padrone piace molto che altri suggeriscano delle punizioni da applicarmi, ma dopo che gli ebbi raccontato cosa dovevo fare, mi fece notare che se mi fossi semplicemente riempita la fica con i collant o mi fossi stuzzicata il clitoride sfregandolo contro la cucitura, anche se avessi tirato forte non sarebbe stata una grande punizione e avrei goduto senza soffrire quasi per nulla.
per risolvere questo problema, in chat mi era stato proposto di bagnare i collant col peperoncino o col succo di limone, ma il mio padrone preferì che fossero riempiti con un po' di sale grosso.
gli parve un'ottima idea per due ottimi motivi.
per prima cosa sarebbe aumentato il volume e sarebbe stato molto più complicato inserirli tutti nella mia fichetta.
eppoi il sale avrebbe iniziato a bruciare soltanto se si fosse sciolto perchè, mentre ricevevo la punizione, godevo e mi bagnavo.
se fossi stata brava a non godere e a rimanere asciutta mentre mi riempivo la fica, la punizione sarebbe stata meno dolorosa.
ma se invece la mia fichetta iniziava ad eccitarsi come al solito, avrebbe anche incominciato a bruciare sempre più forte, via via che me la allargavo riempiendola.
una volta messo tutto dentro, era il momento di andare a strusciarsi contro lo spigolo del tavolo, premendo ritmicamente sul grilletto e facendo in modo che lo spigolo spingesse più dentro il collant pieno di sale.
dopo una mezz'ora di questo trattamento, durante il quale il mio padrone mi incitava a spingere più forte e a tenere fuori la lingua come una cagna, il collant doveva essere estratto.
questo doveva essere fatto tirandolo tutto lentamente verso l'altro, aderente alla mia pancia, in modo che le sue fibre piene di sale andassero a lavorare adeguatamente il mio clitoride, irritandolo a dovere.
se fossi riuscita a fare la brava e a non bagnarmi, avrei ricevuto solamente l'irritazione, ma se mi infradiciavo come al solito, il mio grilletto arrossato ed eccitato avrebbe sentito molto più dolore.
d'altra parte, sentire aumentare la sofferenza mi avrebbe aiutato a godere di meno, visto che proprio non riuscivo a evitare di sbrodolarmi tutta mentre mi applicavo la punizione alla fica.
una volta estratto il collant, era il caso di ripassarlo un po' nel sale, bagnato com'era, è rimettere tutto bene dentro.
a quel punto, con la fica nuovamente riempita, c'era da sopportare mezz'ora di massaggio al clitoride irritato. è terribilmente difficile mantenere la concentrazione necessaria a non venire.
per distrarmi, il mio padrone decise che potevo prendere un po' di botte sul culo, ma sempre mentre continuavo a ricevere la masturbazione e che quindi comunque non dovevo perdere la concentrazione e non fare godere troppo il clitoride.
per fortuna, la forza necessaria a battermi bene il sedere non gli consentirono di dedicarsi al mio grilletto con la dovuta attenzione e quindi io riuscii ad arrivare in fondo e a prendere tutte le botte sul culo senza venire.
altrimenti stavolta non so se ce l'avrei fatta, anche perché spesso il mio padrone sbagliava mira apposta e andava a colpirmi esattamente sulla fica, spingendo il collant e facendomi godere molto.
al termine del trattamento pensava che sarei dovuta essere rimessa dentro la cintura con la fica ripiena, ma poi gli venne in mente che sarei potuta riuscire a venire anche sotto chiave, magari stringendo la fica e le gambe.
pertanto venni svuotata di nuovo con il solito sistema gratta clitoride e rimessa a sentire il bruciore in silenzio nella mia cintura di castità e a scrivere il resoconto che avete appena letto.
Etichette:
bdsm,
irritazione,
spanking,
umiliazione
lunedì 19 marzo 2012
masturbazione sulla sedia
si hai ragione.. oggi ho provato a masturbarmi proprio cercando di penetrarmi con uno spigolo della sedia.
ma quando è entrato il mio padrone in compagnia di un'amica, mi ha trovata a gambe larghe che tentavo di godere sulla sedia e mi ha detto che sembravo davvero un cane mentre tenta di scopare la gamba del suo padrone.
mi hanno imposto di continuare mentre loro di bevevano un thè seduti sul divano, non mancando di rimarcare la mia ridicola goffaggine di cagna arrapata.
mentre mi agitavo contro lo spigolo della sedia, ho dovuto come d'ordinanza tirare fuori la lingua e sbavarmi addosso, ultimamente al mio padrone ama molto ridurmi in questo stato, si mette in poltrona con il cazzo in mano, inizia a masturbasi e mi ordina di comportarmi come una maiala infoiata, ma consentendomi di sfogarmi un po' solo nella maniera che decide lui.
lo spigolo della sedia è un must, perchè non entra abbastanza e non riesco a godere bene, ma mi allarga immediatamente la fica e mi provoca dolore ad ogni spinta.
a volte i bordi della sedia sono anche stati "decorati" adeguatamente, per rendere più penosa la frizione contro la fica.
la cosa più semplice è ricoprirla di carta stagnola spiegazzata, piena di bugni e punte proprio sulla spigolo dove devo strusciare la fica. ma a volte mi ci ha messo anche la carta vetrata, naturalmente quella grossa che è più ruvida e fa più male.
difficile riuscire a venire in questo modo, anche se devo continuare a muovermi in quella posizione ridicola per molto tempo.
quando il mio padrone si accorge che spingo troppo il bacino in avanti e riesco a godere stimolandomi il clitoride, di solito mi ordina di riprendere una posizione più eretta e limitarmi ad aprirmi la fica contro lo spigolo.
quel pomeriggio mi ordinò tre volte di non indulgere a masturbarmi in grilletto, e alla fine dovette alzarsi e abbandonare contrariato il suo thè per venire a cinghiarmi il culo, visto che non tenevo il busto in una posizione adatta a non godere.
ma quando è entrato il mio padrone in compagnia di un'amica, mi ha trovata a gambe larghe che tentavo di godere sulla sedia e mi ha detto che sembravo davvero un cane mentre tenta di scopare la gamba del suo padrone.
mi hanno imposto di continuare mentre loro di bevevano un thè seduti sul divano, non mancando di rimarcare la mia ridicola goffaggine di cagna arrapata.
mentre mi agitavo contro lo spigolo della sedia, ho dovuto come d'ordinanza tirare fuori la lingua e sbavarmi addosso, ultimamente al mio padrone ama molto ridurmi in questo stato, si mette in poltrona con il cazzo in mano, inizia a masturbasi e mi ordina di comportarmi come una maiala infoiata, ma consentendomi di sfogarmi un po' solo nella maniera che decide lui.
lo spigolo della sedia è un must, perchè non entra abbastanza e non riesco a godere bene, ma mi allarga immediatamente la fica e mi provoca dolore ad ogni spinta.
a volte i bordi della sedia sono anche stati "decorati" adeguatamente, per rendere più penosa la frizione contro la fica.
la cosa più semplice è ricoprirla di carta stagnola spiegazzata, piena di bugni e punte proprio sulla spigolo dove devo strusciare la fica. ma a volte mi ci ha messo anche la carta vetrata, naturalmente quella grossa che è più ruvida e fa più male.
difficile riuscire a venire in questo modo, anche se devo continuare a muovermi in quella posizione ridicola per molto tempo.
quando il mio padrone si accorge che spingo troppo il bacino in avanti e riesco a godere stimolandomi il clitoride, di solito mi ordina di riprendere una posizione più eretta e limitarmi ad aprirmi la fica contro lo spigolo.
quel pomeriggio mi ordinò tre volte di non indulgere a masturbarmi in grilletto, e alla fine dovette alzarsi e abbandonare contrariato il suo thè per venire a cinghiarmi il culo, visto che non tenevo il busto in una posizione adatta a non godere.
scusi, potrebbe mettermi una zucchina nel culo?
se c'è una cosa che piace davvero da morire al mio padrone, è esporre in pubblico la mia depravazione, mostrando a un pubblico inconsapevole, disgustato e allo stesso tempo morbosamente eccitato, quanto sia una povera vacca e quanto goda a degradarmi in quel modo.
una volta, mentre attraversavamo in macchina una zona di campagna, mi obbligò ad andare da un contadino, impegnato a lavorare in un campo di zucchine, a chiedergli se per favore poteva infilamene uno nel culetto, perchè la mattina ero stata cattiva e mi ero masturbata mentre ero da sola al bagno.
gli dovetti chiedere anche di aiutarmi a trovarne uno che fosse adatto al compito, non troppo grosso da non riuscire a entrare, ma abbastanza largo da farmi soffrire il sedere.
inoltre dovetti chiedergli esplicitamente di trovarne uno dotato di una buona quantità di peletti, perchè mentre entrano nel sedere irritano e fanno molto male e siccome ero una troia in calore era importante che soffrissi il più possibile durante l'inserimento.
ci volle un po' a trovarne uno adatto e durante la ricerca non dovevo mai smettere di massaggiarmi la fica da sopra i pantaloni, in modo che vedesse bene quanto mi eccitava la situazione.
mi misi a quattro zampe pronta a prendere la zucchina nel culo e per fortuna il mio padrone mi aveva autorizzato a spalmarmi il buchetto di lubrificante, prima che il contadino procedesse a sodomizzarmi come da me richiesto.
purtroppo mi aveva dato il lubrificante irritante, con zenzero, pimento e mentolo, ma almeno poteva entrarmi nel sedere senza troppo sforzo.
dopo che l'ebbe inserito quasi fino in fondo, facendo spesso avanti e indietro e ansimando pesantemente alle mie spalle, mi alzai e mi tirai su i pantaloni come meglio potei, avviandomi goffamente a gambe large verso la macchina.
non sto nemmeno a dire che la zucchina dovetti tenerla piantata dentro finché non arrivammo a destinazione. e non dimenticando di contrarre forte lo sfintere per più volte, ogni volta che sentivo diminuire il fastidio dato dal lubrificante e dalle punte della zucchina.
una volta, mentre attraversavamo in macchina una zona di campagna, mi obbligò ad andare da un contadino, impegnato a lavorare in un campo di zucchine, a chiedergli se per favore poteva infilamene uno nel culetto, perchè la mattina ero stata cattiva e mi ero masturbata mentre ero da sola al bagno.
gli dovetti chiedere anche di aiutarmi a trovarne uno che fosse adatto al compito, non troppo grosso da non riuscire a entrare, ma abbastanza largo da farmi soffrire il sedere.
inoltre dovetti chiedergli esplicitamente di trovarne uno dotato di una buona quantità di peletti, perchè mentre entrano nel sedere irritano e fanno molto male e siccome ero una troia in calore era importante che soffrissi il più possibile durante l'inserimento.
ci volle un po' a trovarne uno adatto e durante la ricerca non dovevo mai smettere di massaggiarmi la fica da sopra i pantaloni, in modo che vedesse bene quanto mi eccitava la situazione.
mi misi a quattro zampe pronta a prendere la zucchina nel culo e per fortuna il mio padrone mi aveva autorizzato a spalmarmi il buchetto di lubrificante, prima che il contadino procedesse a sodomizzarmi come da me richiesto.
purtroppo mi aveva dato il lubrificante irritante, con zenzero, pimento e mentolo, ma almeno poteva entrarmi nel sedere senza troppo sforzo.
dopo che l'ebbe inserito quasi fino in fondo, facendo spesso avanti e indietro e ansimando pesantemente alle mie spalle, mi alzai e mi tirai su i pantaloni come meglio potei, avviandomi goffamente a gambe large verso la macchina.
non sto nemmeno a dire che la zucchina dovetti tenerla piantata dentro finché non arrivammo a destinazione. e non dimenticando di contrarre forte lo sfintere per più volte, ogni volta che sentivo diminuire il fastidio dato dal lubrificante e dalle punte della zucchina.
self pissing in the ass
sabato sera, mentre un amico del mio padrone si divertiva ad applicarmi l'usuale massaggio sulla pancia per stimolare la vescica dopo che mi aveva costretta a bere più di un litro d'acqua, non resistetti tutto il tempo necessario.
era dalla mattina che mi era stato proibito di liberarmi e quindi, dopo mezz'ora di massaggio, mi feci un po' di pipì addosso senza permesso. inoltre un po' è caduta anche sulla scarpa dell'amico del mio padrone e questo si è molto arrabbiato. mi ha fatto pulire con la lingua, mentre con la cintura che si era tolto mi frustava severamente il culo.
mi bagno sempre molto ad essere frustata mentre lecco qualcosa, infatti lui si chinò per controllare e mi trovò eccitatissima tra le gambe. decisero che ci voleva una punizione esemplare e che da adesso per una settimana mi sarei dovuta sempre pisciare nel culo, preferibilmente davanti a loro ma altrimenti filmando il tutto con la webcam.
il sistema è semplice e collaudato e più di una volta sono stata addestrata ad applicarlo. mi metto un tubo nel sedere, collegato a un grosso imbuto, in cui faccio pipì mentre mi trovo a quattro zampe.
quando ho finito, devo fare lentamente i movimenti che mi consentano di mettermi supina senza rovesciare niente, e fare in modo che tutto finisca dentro al mio culetto senza spargere pipì in giro, neanche mentre tolgo il tubo e mi tappo il sedere.
perchè di solito sono obbligata a tenerlo dentro un po' prima di potermi liberare.
spesso nell'attesa devo frustarmi sulla fica, oppure vengo frustata, perchè si dà per scontato che il trattamento mi abbia procurato dell'eccitazione non autorizzata.
l'ultima volta ho dovuto fare quattro inserimenti in tre ore, perché mi avevano fatto bere un'enormità d'acqua. per tutto il tempo sono stata massaggiata sulla vescica e sul clitoride ed è stato quasi impossibile trattenere l'orgasmo.
questo amico del mio padrone è assolutamente fissato con la disciplina della mia ritenzione urinaria e tutte le volte che viene so che mi aspettano punizioni con la pipì. l'idea che devo imparare a godere con la fica solo torturandomi sulla pancia con la vescica piena, è quasi del tutto sua.
anche se devo ammettere che al mio padrone non dispiace osservarmi mentre mi esercito.
era dalla mattina che mi era stato proibito di liberarmi e quindi, dopo mezz'ora di massaggio, mi feci un po' di pipì addosso senza permesso. inoltre un po' è caduta anche sulla scarpa dell'amico del mio padrone e questo si è molto arrabbiato. mi ha fatto pulire con la lingua, mentre con la cintura che si era tolto mi frustava severamente il culo.
mi bagno sempre molto ad essere frustata mentre lecco qualcosa, infatti lui si chinò per controllare e mi trovò eccitatissima tra le gambe. decisero che ci voleva una punizione esemplare e che da adesso per una settimana mi sarei dovuta sempre pisciare nel culo, preferibilmente davanti a loro ma altrimenti filmando il tutto con la webcam.
il sistema è semplice e collaudato e più di una volta sono stata addestrata ad applicarlo. mi metto un tubo nel sedere, collegato a un grosso imbuto, in cui faccio pipì mentre mi trovo a quattro zampe.
quando ho finito, devo fare lentamente i movimenti che mi consentano di mettermi supina senza rovesciare niente, e fare in modo che tutto finisca dentro al mio culetto senza spargere pipì in giro, neanche mentre tolgo il tubo e mi tappo il sedere.
perchè di solito sono obbligata a tenerlo dentro un po' prima di potermi liberare.
spesso nell'attesa devo frustarmi sulla fica, oppure vengo frustata, perchè si dà per scontato che il trattamento mi abbia procurato dell'eccitazione non autorizzata.
l'ultima volta ho dovuto fare quattro inserimenti in tre ore, perché mi avevano fatto bere un'enormità d'acqua. per tutto il tempo sono stata massaggiata sulla vescica e sul clitoride ed è stato quasi impossibile trattenere l'orgasmo.
questo amico del mio padrone è assolutamente fissato con la disciplina della mia ritenzione urinaria e tutte le volte che viene so che mi aspettano punizioni con la pipì. l'idea che devo imparare a godere con la fica solo torturandomi sulla pancia con la vescica piena, è quasi del tutto sua.
anche se devo ammettere che al mio padrone non dispiace osservarmi mentre mi esercito.
mercoledì 8 febbraio 2012
la bastonatura del culo
è un'ora che mi masturbavo. a quattro zampe, mano in mezzo alle gambe, lingua di fuori. non potevo ingoiare la saliva e un po' mi colava ai lati della bocca. non capivo quasi nulla da quanto stavo godendo, era da più di mezz'ora che sono sull'orlo dell'orgasmo e quasi mi mancava il respiro.
per ottenere un po' di tregua e potermi riposare un attimo, chiesi umilmente di poter essere bastonata sul culo, perché davvero ero molto preoccupata di non riuscire ad evitare l'orgasmo in caso contrario.
- sto per godere.. per favore non ce la faccio, mi esplode il grillettino, gode troppo e non riesco più a controllarmi.. per favore devo smettere.. devo smettere o vengo... il culo! bastonatemi il sedere, fatemi tanto male al culo perchè non sono capace di sopportare la masturbazione senza godere.. ieri ho strusciato la fica contro lo spigolo del tavolo, due giorni fa ho cercato di masturbarmi con l'angolo di una sedia... sempre senza permesso.. merito di essere punita.. bastone per favore.. bastonate forti sul culo, bastonatemi il sedere, per pietà.. bastonatemi forte e umiliatemi ma per favore, fatemi smettere di toccarmi il clitoride..
il mio appello accorato sortì solo l'effetto di farmi prendere delle belle botte sul culo, perchè il mio grilletto gonfio non potè affatto riposarsi.. non solo, non fui più io a massaggiarlo, in modo da poter dosare la pressione e potermi toccare quasi impercettibilmente se stavo venendo, ma un amico del mio padrone, che si mise comodo sdraiato in terra a tenermi la fica in tiro, mentre si godeva lo spettacolo del mio volto contratto che sopportava le pene dell'inferno per trattenere l'orgasmo.
avevo invocato il bastone per ottenere un po' di sollievo, e tutto quello che avevo ottenuto era di ricevere un ulteriore trattamento da maiala, che non faceva altro che accrescere ulteriormente la mia eccitazione.
dopo avermi battuta per bene, mi fu detto che ero stata brava a prenderle e mi fu concesso di provare a toccarmi fino a venire.
purtroppo però prima mi venne spalmato un bel po' di gel anestetizzante sul grilletto e nonostante mi agitassi in terra masturbandomi freneticamente i genitali, non riuscivo in alcun modo a raggiungere l'orgasmo. e quando il gel iniziò a perdere il suo effetto il tempo a mia disposizione era scaduto, e la fica nuovamente calda mi servì soltanto per andare a patire la mia frustrazione chiusa nella cintura di castità.
per ottenere un po' di tregua e potermi riposare un attimo, chiesi umilmente di poter essere bastonata sul culo, perché davvero ero molto preoccupata di non riuscire ad evitare l'orgasmo in caso contrario.
- sto per godere.. per favore non ce la faccio, mi esplode il grillettino, gode troppo e non riesco più a controllarmi.. per favore devo smettere.. devo smettere o vengo... il culo! bastonatemi il sedere, fatemi tanto male al culo perchè non sono capace di sopportare la masturbazione senza godere.. ieri ho strusciato la fica contro lo spigolo del tavolo, due giorni fa ho cercato di masturbarmi con l'angolo di una sedia... sempre senza permesso.. merito di essere punita.. bastone per favore.. bastonate forti sul culo, bastonatemi il sedere, per pietà.. bastonatemi forte e umiliatemi ma per favore, fatemi smettere di toccarmi il clitoride..
il mio appello accorato sortì solo l'effetto di farmi prendere delle belle botte sul culo, perchè il mio grilletto gonfio non potè affatto riposarsi.. non solo, non fui più io a massaggiarlo, in modo da poter dosare la pressione e potermi toccare quasi impercettibilmente se stavo venendo, ma un amico del mio padrone, che si mise comodo sdraiato in terra a tenermi la fica in tiro, mentre si godeva lo spettacolo del mio volto contratto che sopportava le pene dell'inferno per trattenere l'orgasmo.
avevo invocato il bastone per ottenere un po' di sollievo, e tutto quello che avevo ottenuto era di ricevere un ulteriore trattamento da maiala, che non faceva altro che accrescere ulteriormente la mia eccitazione.
dopo avermi battuta per bene, mi fu detto che ero stata brava a prenderle e mi fu concesso di provare a toccarmi fino a venire.
purtroppo però prima mi venne spalmato un bel po' di gel anestetizzante sul grilletto e nonostante mi agitassi in terra masturbandomi freneticamente i genitali, non riuscivo in alcun modo a raggiungere l'orgasmo. e quando il gel iniziò a perdere il suo effetto il tempo a mia disposizione era scaduto, e la fica nuovamente calda mi servì soltanto per andare a patire la mia frustrazione chiusa nella cintura di castità.
venerdì 27 gennaio 2012
il guardone pervertito
tempo fa mi hanno portato un guardone, uno di quelli che si fanno le seghe mentre spiano la gente a scopare.
doveva essere il suo giorno fortunato, sono andati a prenderlo in macchina e l'hanno portato a godersi uno spettacolo organizzato apposta per lui.
lo spettacolo ero io che oramai non venivo da quattro settimane e che avevo appena finito una sessione di masturbazione lenta quasi tutta a cavallo dell'orgasmo.
stavo morendo dall'eccitazione, ma mi fu tassativamente vietato di continuare ogni stimolazione.
infoiata com'ero, mi fu comandato di accogliere l'ospite e di fargli ben vedere con che razza di maiala avesse a che fare.
muovendomi a quattro zampe sul pavimento, raccolsi una ciabatta in un angolo e con quella iniziai a battermi sonoramente sul culo davanti a lui.
eccitatissima, dopo un po' aprii le gambe per riuscire a colpirmi anche sulla fica. provai un po', ma non veniva bene e il mio culo poteva essere battuto a dovere anche in un'altra posizione, quindi mi sdraiai supina, tirai su le gambe piegate e cominciai a battermi così, tenendo la ciabatta con una mano, mentre con l'altra facevo in modo di tenermi bene aperta la fica.
ad ogni colpo colavo e godevo sempre di più, ma sono diventata bravissima a ritenere l'orgasmo, se mi sto picchiando la fica. trovo più complicato trattenermi con altri tipi di masturbazione, soprattutto se condotte da altre persone.
invece posso picchiarmi sulla fica godendo a lungo, ma mantenendomi adeguatamente insoddisfatta.
tutto questo dovetti spiegarlo nei dettagli al mio nuovo ospite. mentre lo rendevo partecipe delle mie perversioni mostrandogli lo spettacolo della mia fica che prendeva le ciabattate, il guardone si eccitò a tal punto che venne quasi subito nei pantaloni, senza quasi nemmeno toccarsi.
giovedì 26 gennaio 2012
doppia stimolazione
dimmi cara, hai goduto molto ieri, mentre ti sgrillettavi in classe con il clistere nel sedere?
non avevo dubbi, sei veramente una porcellina degenerata.
oggi ti picchierò sul culo e non godrai affatto con la tua fichetta.
voglio che impari a prendere bene le botte sul sedere, devi essere remissiva e ubbidiente quanto ti chiedo di prendere gli sculaccioni.
devi mettere il culo bene in alto, non sottrarti alla tua punizione, ma anzi venire incontro ai colpi che ti tiro e mugolare di godimento ogni volta che ne prendi uno.
voglio che semplicemente impari a godere così, va bene?
poi dovrai aprirti le natiche e chiedermi di batterti anche il buco del culo.
tante persone prendono le sculacciate sulle natiche, ma solo le vere maiale pervertite chiedono le botte direttamente sul buchetto del loro sederino.
quando sarà bello rosso ti ci metterò dentro qualcosa che ti faccia abbastanza male e mi divertirò a fare lentamente su e giù per tutto il tempo che ci metterai a godere con il culo attorno a quell'affare.
quando sarà pronto, voglio che vai ad appoggiare la fica sulla grattugia che ho lasciato sul bracciolo del divano. ma fai attenzione, questa volta devi riuscire a non godere nemmeno un po', devi solo soffrire con quella fica.
non devi solo imparare a negarti l'orgasmo, quando ti viene richiesto devi essere capace di non far godere affatto la tua fica. ti ordino di soffrire, adesso, e devi sentire solo quello. dovrai spingere bene sopra e farti male da sola.
poi, per essere sicuro che godi solo col culo e ti punisci la fica, ti metterò il cazzo nel sedere.
quando sarà tutto piantato dentro ti piegherai in avanti e io poggerò quasi tutto il mio peso su di te, per spingerti bene e aumentare ancora la sofferenza della fica.
mentre patisci davanti, dovrai stringere ritmicamente il sedere e godere attorno al mio cazzo, che non ti scoperà, ma starà lì finché non mi verrà voglia di pisciarti nel culo.
voglio che mentre aspetti il piscio e lo ricevi, ti concentri bene sulla necessità di sentire dolore alla fica e godimento al buco del culo. e ora avanti, cominciamo.
non avevo dubbi, sei veramente una porcellina degenerata.
oggi ti picchierò sul culo e non godrai affatto con la tua fichetta.
voglio che impari a prendere bene le botte sul sedere, devi essere remissiva e ubbidiente quanto ti chiedo di prendere gli sculaccioni.
devi mettere il culo bene in alto, non sottrarti alla tua punizione, ma anzi venire incontro ai colpi che ti tiro e mugolare di godimento ogni volta che ne prendi uno.
voglio che semplicemente impari a godere così, va bene?
poi dovrai aprirti le natiche e chiedermi di batterti anche il buco del culo.
tante persone prendono le sculacciate sulle natiche, ma solo le vere maiale pervertite chiedono le botte direttamente sul buchetto del loro sederino.
quando sarà bello rosso ti ci metterò dentro qualcosa che ti faccia abbastanza male e mi divertirò a fare lentamente su e giù per tutto il tempo che ci metterai a godere con il culo attorno a quell'affare.
quando sarà pronto, voglio che vai ad appoggiare la fica sulla grattugia che ho lasciato sul bracciolo del divano. ma fai attenzione, questa volta devi riuscire a non godere nemmeno un po', devi solo soffrire con quella fica.
non devi solo imparare a negarti l'orgasmo, quando ti viene richiesto devi essere capace di non far godere affatto la tua fica. ti ordino di soffrire, adesso, e devi sentire solo quello. dovrai spingere bene sopra e farti male da sola.
poi, per essere sicuro che godi solo col culo e ti punisci la fica, ti metterò il cazzo nel sedere.
quando sarà tutto piantato dentro ti piegherai in avanti e io poggerò quasi tutto il mio peso su di te, per spingerti bene e aumentare ancora la sofferenza della fica.
mentre patisci davanti, dovrai stringere ritmicamente il sedere e godere attorno al mio cazzo, che non ti scoperà, ma starà lì finché non mi verrà voglia di pisciarti nel culo.
voglio che mentre aspetti il piscio e lo ricevi, ti concentri bene sulla necessità di sentire dolore alla fica e godimento al buco del culo. e ora avanti, cominciamo.
Etichette:
bdsm,
irritazione,
pissing,
sculacciata,
spanking,
umiliazione
l'imbarazzo del clistere
il giorno successivo, il professore di inglese mi fece chiamare nella sua stanza ed io iniziai a bagnarmi non appena lo venni a sapere.
mi presentai già rossa in viso e imbarazzatissima.
mi chiese direttamente cosa stessi facendo il giorno prima sul treno, si era accorto perfettamente che ero stata a lungo in sospensione sul corrimano e mi chiedeva come mai.
dapprima tentai di negare, ma quando mi chiese esplicitamente se mi faceva godere fare quelle cose, finii per rispondere di sì, perché il solo fatto di ammettere di aver goduto in quel modo di fronte a lui mi fece gonfiare tantissimo il clitoride e dovetti fare un grosso sforzo per non mettermi a toccarlo proprio in quel momento da sopra i vestiti.
mi disse che era molto stupito che una sua allieva potesse essere a tal punto masochista da farsi una cosa del genere davanti a tutti. la mia era una depravazione davvero stupefacente e dovevo raccontargli nei minimi dettagli cosa usassi farmi per godere. mi chiese se arrivavo ad avere l'orgasmo in quel modo e mi spiegò che era necessario che io impedissi alla mia fica di godere fino in fondo.
- vedi cara, se sei una pervertita, una squallida depravata che gode in modo perverso e umiliante, mi sembra almeno il minimo che tu non ti soddisfi per bene. in questo modo imparerai a godere a fondo della tua frustrazione e, cosa molto importante, lo farai molto molto a lungo e più volte al giorno.
adesso fammi vedere la fica, voglio controllare se ti sei bagnata mentre parlavamo di queste cose. ecco, come sospettavo. credo che dovresti subire un'altra punizione davanti ai tuoi compagni, ma adesso non sono attrezzato, ci penserò domani ad aiutarti a raggiungere lo stato che ti meriti. stasera intanto masturbati per almeno tre ore, ma voglio che tu lo faccia esclusivamente sfregandoti lo spazzolino da denti sulla fica. per tre ore, ricorda, e naturalmente non venire.
il giorno dopo mi condusse di nuovo nella sua stanza e chiuse la porta a chiave. volle controllare lo stato della mia fica. la trovò arrossata e abbastanza dolorante al tocco, ma incredibilmente già bagnata e col clitoride gonfio e pulsante. mi massaggiò un poco, ma poi mi dette solo qualche schiaffo sopra e mi mandò a mettermi sul divanetto in posizione da pecora, con la testa giù e il culo in alto.
mi disse che a breve sarei dovuta tornare in classe e mi sarei dovuta masturbare lentamente mentre stavo al mio posto, bastava che mi appoggiassi il giubbotto sulle gambe dicendo di avere freddo, poi mi mettessi una mano in tasca e provvedessi a stuzzicarmi delicatamente il clitoride per tutta la durata della lezione. certamente però, una scrofetta come me, per godere bene, aveva bisogni di qualche ulteriore umiliazione e pertanto adesso avrei preso nel sedere un litro di clistere bello caldo. dopodichè sarei stata rimandata in classe, ovviamente non senza avermi prima tappato il sedere con qualcosa di abbastanza grosso e sagomato, in modo da aiutarmi a tenere dentro il clistere durante tutta la lezione.
se adesso facevo la brava e mi facevo riempire docilmente e senza lamentarmi se mi faceva male alla pancia, magari nell'ora successiva avrebbe evitato di interrogarmi.
mi presentai già rossa in viso e imbarazzatissima.
mi chiese direttamente cosa stessi facendo il giorno prima sul treno, si era accorto perfettamente che ero stata a lungo in sospensione sul corrimano e mi chiedeva come mai.
dapprima tentai di negare, ma quando mi chiese esplicitamente se mi faceva godere fare quelle cose, finii per rispondere di sì, perché il solo fatto di ammettere di aver goduto in quel modo di fronte a lui mi fece gonfiare tantissimo il clitoride e dovetti fare un grosso sforzo per non mettermi a toccarlo proprio in quel momento da sopra i vestiti.
mi disse che era molto stupito che una sua allieva potesse essere a tal punto masochista da farsi una cosa del genere davanti a tutti. la mia era una depravazione davvero stupefacente e dovevo raccontargli nei minimi dettagli cosa usassi farmi per godere. mi chiese se arrivavo ad avere l'orgasmo in quel modo e mi spiegò che era necessario che io impedissi alla mia fica di godere fino in fondo.
- vedi cara, se sei una pervertita, una squallida depravata che gode in modo perverso e umiliante, mi sembra almeno il minimo che tu non ti soddisfi per bene. in questo modo imparerai a godere a fondo della tua frustrazione e, cosa molto importante, lo farai molto molto a lungo e più volte al giorno.
adesso fammi vedere la fica, voglio controllare se ti sei bagnata mentre parlavamo di queste cose. ecco, come sospettavo. credo che dovresti subire un'altra punizione davanti ai tuoi compagni, ma adesso non sono attrezzato, ci penserò domani ad aiutarti a raggiungere lo stato che ti meriti. stasera intanto masturbati per almeno tre ore, ma voglio che tu lo faccia esclusivamente sfregandoti lo spazzolino da denti sulla fica. per tre ore, ricorda, e naturalmente non venire.
il giorno dopo mi condusse di nuovo nella sua stanza e chiuse la porta a chiave. volle controllare lo stato della mia fica. la trovò arrossata e abbastanza dolorante al tocco, ma incredibilmente già bagnata e col clitoride gonfio e pulsante. mi massaggiò un poco, ma poi mi dette solo qualche schiaffo sopra e mi mandò a mettermi sul divanetto in posizione da pecora, con la testa giù e il culo in alto.
mi disse che a breve sarei dovuta tornare in classe e mi sarei dovuta masturbare lentamente mentre stavo al mio posto, bastava che mi appoggiassi il giubbotto sulle gambe dicendo di avere freddo, poi mi mettessi una mano in tasca e provvedessi a stuzzicarmi delicatamente il clitoride per tutta la durata della lezione. certamente però, una scrofetta come me, per godere bene, aveva bisogni di qualche ulteriore umiliazione e pertanto adesso avrei preso nel sedere un litro di clistere bello caldo. dopodichè sarei stata rimandata in classe, ovviamente non senza avermi prima tappato il sedere con qualcosa di abbastanza grosso e sagomato, in modo da aiutarmi a tenere dentro il clistere durante tutta la lezione.
se adesso facevo la brava e mi facevo riempire docilmente e senza lamentarmi se mi faceva male alla pancia, magari nell'ora successiva avrebbe evitato di interrogarmi.
masturbazione e punizione in gita scolastica
stavo andando in gita con la mia classe del liceo. il treno su cui ci trovavamo era pienissimo e molti di noi rimasero in piedi. io mi misi seduta sopra al corrimano, da prima con tutte e due le gambe dalla stessa parte, ma poi mi venne voglia di mettermi a cavalcioni, perchè volevo sentire le vibrazioni del treno attraverso i jeans.
il corrimano era tondo e abbastanza largo, ma, dopo poco tempo, stare in quella posizione iniziò ad essere abbastanza doloroso. non mi mossi ma, anzi, cominciai a ridurre il peso che poggiavo sulle gambe e la pressione e il dolore sulla fica non poterono che aumentare. nonostante questo iniziai a sentirmi sempre più bagnata ed eccitata ed avevo voglia di continuare quel gioco a lungo. in certi momenti arrivavo ad alzare del tutto i piedi da terra, seppure di pochi millimetri, godendo molto soprattutto al pensiero di stare subendo la tortura davanti a tutti, anche se nessuno se ne sarebbe accorto.
a quel tempo mi capitava molto spesso di applicarmi da sola piccole torture e di masturbarmi pensando di essere obbligata dal professore a farlo di fronte a tutta la classe. l'umiliazione di far vedere a tutti quanto godessi in quelle condizioni, con uno zucchino infilato nel sedere o con una molletta da bucato attaccata al grilletto, mi faceva bagnare da morire.
il viaggio in treno durò più di due ore, e mi guardai bene dal lasciare il mio trespolo di tortura per tutto il tempo, anche quando si liberò un posto a sedere.
la mossa insospettì visibilmente il professore di inglese, che già da un po' mi stava guardando. dall'angolazione in cui si trovava, poteva vedere bene le mie gambe, mentre gli altri avevano alcune valigie davanti. se avesse guardato attentamente avrebbe potuto notare benissimo come tenessi a lungo i piedi alzati da terra e probabilmente a quel punto anche dall'espressione della mia faccia si sarebbe potuto intuire che stavo quasi sicuramente godendo. il pensiero di poter essere scoperta mi riempì di vergogna e godimento e non potei evitare di fingere un attacco di singhiozzo per potermi muovere e accentuare il dolore che mi stavo infliggendo tra le gambe.
il corrimano era tondo e abbastanza largo, ma, dopo poco tempo, stare in quella posizione iniziò ad essere abbastanza doloroso. non mi mossi ma, anzi, cominciai a ridurre il peso che poggiavo sulle gambe e la pressione e il dolore sulla fica non poterono che aumentare. nonostante questo iniziai a sentirmi sempre più bagnata ed eccitata ed avevo voglia di continuare quel gioco a lungo. in certi momenti arrivavo ad alzare del tutto i piedi da terra, seppure di pochi millimetri, godendo molto soprattutto al pensiero di stare subendo la tortura davanti a tutti, anche se nessuno se ne sarebbe accorto.
a quel tempo mi capitava molto spesso di applicarmi da sola piccole torture e di masturbarmi pensando di essere obbligata dal professore a farlo di fronte a tutta la classe. l'umiliazione di far vedere a tutti quanto godessi in quelle condizioni, con uno zucchino infilato nel sedere o con una molletta da bucato attaccata al grilletto, mi faceva bagnare da morire.
il viaggio in treno durò più di due ore, e mi guardai bene dal lasciare il mio trespolo di tortura per tutto il tempo, anche quando si liberò un posto a sedere.
la mossa insospettì visibilmente il professore di inglese, che già da un po' mi stava guardando. dall'angolazione in cui si trovava, poteva vedere bene le mie gambe, mentre gli altri avevano alcune valigie davanti. se avesse guardato attentamente avrebbe potuto notare benissimo come tenessi a lungo i piedi alzati da terra e probabilmente a quel punto anche dall'espressione della mia faccia si sarebbe potuto intuire che stavo quasi sicuramente godendo. il pensiero di poter essere scoperta mi riempì di vergogna e godimento e non potei evitare di fingere un attacco di singhiozzo per potermi muovere e accentuare il dolore che mi stavo infliggendo tra le gambe.
mercoledì 25 gennaio 2012
punita col mestolo
vai in cucina e prendi due mestoli. quello normale e quello col manico piatto e largo.
brava. adesso mettiti in posizione, sdraiata a terra gambe alzate e piegate. mettiti quello piatto su per il culo. che è quello che fa più male.
poi comincia a picchiarti la fica con l'altro, battiti forte e a lungo.
non dovrai fare molto altro oggi, nella tua pausa dalla cintura.
ho voglia di stare qui a massaggiarmi lentamente il cazzo mentre ti guardo che ti rotoli per terra riempiendoti di mestolate sulla fica. ogni tanto, se vuoi cambiare, puoi batterti anche con le mani.
ma ora comincia, troietta... ho voglia di godere parecchio mentre lo fai, quindi impegnati a farmi vedere bene la cagna che sei.. muoviti, uggiola e godi, agita il culo e sodomizzalo col bastone che hai dentro.
fammi vedere che ti si bagna la fica a soffrire e a degradarti per me, che l'umiliazione di batterti sul grilletto da sola, in terra come i maiali, te lo fa diventare duro e gonfio e e non riesci a non godere attorno al mestolo che hai piantato nel sedere...
pensa che dopo, quando sarà sul punto di scoppiare, tornerà sotto chiave.. sarà divertente starti a guardare mentre tenti di stimolarti inutilmente e riesci solo ad apparire la ridicola frustrata che sei...
ora però battiti ancora, che devi lavorarti un bel po', voglio che tu senta bene l'irritazione, da sotto la cintura.
e fai la brava, promettimi di stringere forte le gambe ogni volta che sentirai attenuarsi il fastidio, ok?
brava. adesso mettiti in posizione, sdraiata a terra gambe alzate e piegate. mettiti quello piatto su per il culo. che è quello che fa più male.
poi comincia a picchiarti la fica con l'altro, battiti forte e a lungo.
non dovrai fare molto altro oggi, nella tua pausa dalla cintura.
ho voglia di stare qui a massaggiarmi lentamente il cazzo mentre ti guardo che ti rotoli per terra riempiendoti di mestolate sulla fica. ogni tanto, se vuoi cambiare, puoi batterti anche con le mani.
ma ora comincia, troietta... ho voglia di godere parecchio mentre lo fai, quindi impegnati a farmi vedere bene la cagna che sei.. muoviti, uggiola e godi, agita il culo e sodomizzalo col bastone che hai dentro.
fammi vedere che ti si bagna la fica a soffrire e a degradarti per me, che l'umiliazione di batterti sul grilletto da sola, in terra come i maiali, te lo fa diventare duro e gonfio e e non riesci a non godere attorno al mestolo che hai piantato nel sedere...
pensa che dopo, quando sarà sul punto di scoppiare, tornerà sotto chiave.. sarà divertente starti a guardare mentre tenti di stimolarti inutilmente e riesci solo ad apparire la ridicola frustrata che sei...
ora però battiti ancora, che devi lavorarti un bel po', voglio che tu senta bene l'irritazione, da sotto la cintura.
e fai la brava, promettimi di stringere forte le gambe ogni volta che sentirai attenuarsi il fastidio, ok?
tortura con la pipì
vado dal mio padrone a chiedere se posso fare la pipì, stamani non l'ho fatta.
lui sta parlando con un suo amico e mi dice che anche se non la faccio da un po' adesso devo aspettare, perché lui sta parlando e non può venire subito ad aprirmi la cintura di castità e a controllare che non mi tocchi mentre sono senza.
non avevo mai visto quel tizio e fui molto imbarazzata da come mi trattò, ma me ne andai pensando di tornare dopo un'oretta.
invece, appena uscita dalla stanza mi richiamò, mi fece avvicinare eppoi mi fece versare un grosso bicchiere d'acqua dal suo amico.
- bevilo tutto tesoro, scommetto che hai sete. brava adesso vai di là e torna tra un po'.
dopo un'ora tornai e chiesi il permesso di fare la pipì. non mi fu concesso, ma il mio padrone mi invitò a sedermi su un suo ginocchio. mi tolse la cintura e cominciò a farmi ballonzolare come se stesse facendomi fare cavalluccio. ad ogni colpo sentivo esplodere la vescica e si vedeva benissimo che mi dava fastidio.
- avanti tesoro, cavalca, lasciati andare a peso morto, senti come sono forti i colpi..
continuai in quell'esercizio per un bel po', non riuscendo ad evitare di godere molto mentre il mio clitoride premeva contro i suo pantaloni.
- piccola pervertita, guarda come mi hai sbrodolato i pantaloni.. la prossima volta ti metto un riccio nella fica, così poi voglio vedere se ti strusci tanto.. adesso vai da mio amico, va a strusciartela sulle sue ginocchia, ti masturberà un po' premendoti sulla pancia e così gli farai vedere come ti bagni con quel trattamento, non è vero sudiciona?
quando avrà finito te ne vai nella tua bacinella e ti pisci addosso, eppoi resti lì e ti tocchi mentre te ne stai a mollo.
l'amico del mio padrone si divertì a torturami la vescica molto a lungo, alternando momenti in cui mi massaggiava il clitoride ad altri in cui mi masturbava il sedere con un dito.
quando stavo quasi per venire con il culo, decise di mandarmi a prendere la bacinella. mi feci tutta la pipì addosso e col sedere a mollo andai avanti a masturbarmi il grilletto, sculacciandomi la fica ogni volta che stavo per venire.
durò molto a lungo e dopo poco dovetti cominciare anche a tenere la lingua fuori e a mugolare di godimento. alla fine, stremata dall'insoddisfazione, fui accompagnata a sciacquarmi e ben richiusa sotto chiave.
lui sta parlando con un suo amico e mi dice che anche se non la faccio da un po' adesso devo aspettare, perché lui sta parlando e non può venire subito ad aprirmi la cintura di castità e a controllare che non mi tocchi mentre sono senza.
non avevo mai visto quel tizio e fui molto imbarazzata da come mi trattò, ma me ne andai pensando di tornare dopo un'oretta.
invece, appena uscita dalla stanza mi richiamò, mi fece avvicinare eppoi mi fece versare un grosso bicchiere d'acqua dal suo amico.
- bevilo tutto tesoro, scommetto che hai sete. brava adesso vai di là e torna tra un po'.
dopo un'ora tornai e chiesi il permesso di fare la pipì. non mi fu concesso, ma il mio padrone mi invitò a sedermi su un suo ginocchio. mi tolse la cintura e cominciò a farmi ballonzolare come se stesse facendomi fare cavalluccio. ad ogni colpo sentivo esplodere la vescica e si vedeva benissimo che mi dava fastidio.
- avanti tesoro, cavalca, lasciati andare a peso morto, senti come sono forti i colpi..
continuai in quell'esercizio per un bel po', non riuscendo ad evitare di godere molto mentre il mio clitoride premeva contro i suo pantaloni.
- piccola pervertita, guarda come mi hai sbrodolato i pantaloni.. la prossima volta ti metto un riccio nella fica, così poi voglio vedere se ti strusci tanto.. adesso vai da mio amico, va a strusciartela sulle sue ginocchia, ti masturberà un po' premendoti sulla pancia e così gli farai vedere come ti bagni con quel trattamento, non è vero sudiciona?
quando avrà finito te ne vai nella tua bacinella e ti pisci addosso, eppoi resti lì e ti tocchi mentre te ne stai a mollo.
l'amico del mio padrone si divertì a torturami la vescica molto a lungo, alternando momenti in cui mi massaggiava il clitoride ad altri in cui mi masturbava il sedere con un dito.
quando stavo quasi per venire con il culo, decise di mandarmi a prendere la bacinella. mi feci tutta la pipì addosso e col sedere a mollo andai avanti a masturbarmi il grilletto, sculacciandomi la fica ogni volta che stavo per venire.
durò molto a lungo e dopo poco dovetti cominciare anche a tenere la lingua fuori e a mugolare di godimento. alla fine, stremata dall'insoddisfazione, fui accompagnata a sciacquarmi e ben richiusa sotto chiave.
domenica 22 gennaio 2012
la fica che gode
un amico di mio zio si sta scopando una ragazza, tania, che pare che sia una vera porca capace di fare sesso per ore e di avere una moltitudine di orgasmi.
una sera me la portarono, perché il confronto gli doveva apparire estremamente interessante.
la condussero nella stanza dove uso ricevere le mie punizioni e me la presentarono.
io avevo la gonna tirata su, le mutande abbassate alle ginocchia e una scopa infilata nel sedere.
le spiegarono la mia situazione, che ero una povera maiala pervertita che non poteva godere che così e che lei si sarebbe potuta divertire a torturarmi come voleva mentre loro le facevano tutto quello di cui aveva voglia.
l'idea la fece eccitare terribilmente.
mentre già si stava toccando mi disse di aprire le gambe tenendo salda la scopa in culo. mi assestò una serie di sculaccioni sulla fica eppoi si mise alle mie spalle.
alzò la scopa, sempre tenendomela ben dentro, e l'appoggiò su una sedia lì vicino. poi vi si mise a cavalcioni e cominciò a strusciarsi con forza, muovendo la scopa ad ogni movimento e facendomi sopportare il peso della sua fica che si strusciava solo con il buco del culo.
il primo orgasmo se lo procurò così, cavalcando la scopa che tenevo nel sedere. mentre lei si soddisfaceva io ero obbligata a masturbarmi il clitoride e a raccontare a voce alta quanto fossi capace di godere davanti a tutti in quella situazione.
e ogni volta che stavo per venire, per punizione cinque sculaccioni al grilletto da ricevere tenendo la lingua bene fuori.
una sera me la portarono, perché il confronto gli doveva apparire estremamente interessante.
la condussero nella stanza dove uso ricevere le mie punizioni e me la presentarono.
io avevo la gonna tirata su, le mutande abbassate alle ginocchia e una scopa infilata nel sedere.
le spiegarono la mia situazione, che ero una povera maiala pervertita che non poteva godere che così e che lei si sarebbe potuta divertire a torturarmi come voleva mentre loro le facevano tutto quello di cui aveva voglia.
l'idea la fece eccitare terribilmente.
mentre già si stava toccando mi disse di aprire le gambe tenendo salda la scopa in culo. mi assestò una serie di sculaccioni sulla fica eppoi si mise alle mie spalle.
alzò la scopa, sempre tenendomela ben dentro, e l'appoggiò su una sedia lì vicino. poi vi si mise a cavalcioni e cominciò a strusciarsi con forza, muovendo la scopa ad ogni movimento e facendomi sopportare il peso della sua fica che si strusciava solo con il buco del culo.
il primo orgasmo se lo procurò così, cavalcando la scopa che tenevo nel sedere. mentre lei si soddisfaceva io ero obbligata a masturbarmi il clitoride e a raccontare a voce alta quanto fossi capace di godere davanti a tutti in quella situazione.
e ogni volta che stavo per venire, per punizione cinque sculaccioni al grilletto da ricevere tenendo la lingua bene fuori.
scarpa e bastone
mettiti a pecora tesoro, che adesso ti facciamo il panino.
ti piace tanto il panino vero? sono quaranta minuti che vieni masturbata a vuoto, credo che adesso ti piacerebbe qualunque cosa, cagna in calore come sei....
ad ogni modo adesso vai ad appoggiare quella passera grondante che ti ritrovi sulla scarpa di giancarlo, così mentre io da sopra ti bastono il sedere, tu intanto spingi forte la fica sulla sua scarpa e ti strusci bene, che in questo modo ogni tanto ci prendi anche delle belle pedate sopra mentre godi.
dobbiamo andare avanti così per almeno mezz'ora quindi mettiti comoda e concentrati bene per trattenere l'orgasmo, maialona, che non credo che ti sarà molto facile.
anche perchè chiaramente quelle ruvidissime mutandine di cotone che ti sei infilata dentro prima che iniziasse la masturbazione restano piantate dove sono. e tu non dimenticarti di stingere forte la passerina ogni tanto.
avanti, cominciamo, porta la fica e il culo a ricevere la punizione, su.
ti piace tanto il panino vero? sono quaranta minuti che vieni masturbata a vuoto, credo che adesso ti piacerebbe qualunque cosa, cagna in calore come sei....
ad ogni modo adesso vai ad appoggiare quella passera grondante che ti ritrovi sulla scarpa di giancarlo, così mentre io da sopra ti bastono il sedere, tu intanto spingi forte la fica sulla sua scarpa e ti strusci bene, che in questo modo ogni tanto ci prendi anche delle belle pedate sopra mentre godi.
dobbiamo andare avanti così per almeno mezz'ora quindi mettiti comoda e concentrati bene per trattenere l'orgasmo, maialona, che non credo che ti sarà molto facile.
anche perchè chiaramente quelle ruvidissime mutandine di cotone che ti sei infilata dentro prima che iniziasse la masturbazione restano piantate dove sono. e tu non dimenticarti di stingere forte la passerina ogni tanto.
avanti, cominciamo, porta la fica e il culo a ricevere la punizione, su.
lunedì 16 gennaio 2012
dolore e frustrazione
- è davvero tanto tanto che non godi vero tesoro?
povero grillettino, guarda là com'è gonfio, ormai sarebbe capace di venire anche se lo prendiamo a frustate eh? sei proprio infoiata cagnetta, hai la fica grondante.. no no niente frusta per adesso.. ti piacerebbe sentire i colpi sulla fica vero? invece adesso ti metti faccia a terra con la lingua di fuori e il culo per aria, che le botte le prendi solo sulle natiche.
guaisci come un cane mentre ti colpisco, tira fuori quella lingua, godi dai.. si sa che le cagne come te godono a farsi battere il culo. senti come te lo sto facendo rosso.. ti fa male eh? ti fa male e godi perchè sei una piccola pervertita.. su alzalo bene, vieni incontro ai colpi e guaisci come un cane..
povero grillettino, guarda là com'è gonfio, ormai sarebbe capace di venire anche se lo prendiamo a frustate eh? sei proprio infoiata cagnetta, hai la fica grondante.. no no niente frusta per adesso.. ti piacerebbe sentire i colpi sulla fica vero? invece adesso ti metti faccia a terra con la lingua di fuori e il culo per aria, che le botte le prendi solo sulle natiche.
guaisci come un cane mentre ti colpisco, tira fuori quella lingua, godi dai.. si sa che le cagne come te godono a farsi battere il culo. senti come te lo sto facendo rosso.. ti fa male eh? ti fa male e godi perchè sei una piccola pervertita.. su alzalo bene, vieni incontro ai colpi e guaisci come un cane..
ecco, dopo avere ricevuto il culo rosso adesso devi patire per bene davanti.
mettiti comoda che adesso ci dedichiamo a far male anche alla passerina. toccala un po', senti come gode coi massaggini.. la passerina vorrebe provare tanto godimento vero piccola zozza? tanto tanto, e invece noi adesso le applichiamo un bel castigo ok?
mettiti comoda che adesso ci dedichiamo a far male anche alla passerina. toccala un po', senti come gode coi massaggini.. la passerina vorrebe provare tanto godimento vero piccola zozza? tanto tanto, e invece noi adesso le applichiamo un bel castigo ok?
allora, intanto tu battiti forte con la stecca, colpisciti tutto intorno e lascia stare il clitoride, però datti tanti colpi anche sul buco del culo, mi raccomando. io vado a prendere qualcosa per torturarti e torno.
allora, spero che tu sia stata brava a bacchettarti il buco del culo, mi serve bello rosso..
ma se non ti sei fatta abbastanza male non preoccuparti, ho preso una spugnetta per i piatti e prima voglio strofinarti forte dove poi devi sentire male. allarga le gambe e cominciamo a grattarti il buco che poi ti ci metto il ginger, che così brucia tantissimo. lavoriamolo bene questo culetto... ecco qua: buco grattato sederino preparato!
avanti ora fatti infilare la radice dentro e senti come frizza forte...
ora, mentre senti frizzare il culo, ti massaggio anche la fica con la spugna... che bello, ti piace vero? devo pigiare piano così non godi troppo altrimenti è capace che mi vieni sulla spugna, brutta zozza che non sei altro. non ce la fai a venire così vero? ecco, ora mettiti lì che ti masturbo questa bella fica grattata.. ti fa male se ti tocco? bene, deve fare male. adesso ti masturbo per almeno un'ora così, non ti tocco abbastanza per farti avere l'orgasmo, non devi preoccuparti, soffrirai molto a lungo... anche perchè mentre lo facciamo devi stringere la fica contro la tua adorata spazzolina tonda... sei felice? eccola qua, mettiamola ben dentro e stringiamo forte...
mmm.. senti.. dolore e frustrazione, senti che bello, quello che ci vuole per far godere una ridicola pervertita come te..
ma se non ti sei fatta abbastanza male non preoccuparti, ho preso una spugnetta per i piatti e prima voglio strofinarti forte dove poi devi sentire male. allarga le gambe e cominciamo a grattarti il buco che poi ti ci metto il ginger, che così brucia tantissimo. lavoriamolo bene questo culetto... ecco qua: buco grattato sederino preparato!
avanti ora fatti infilare la radice dentro e senti come frizza forte...
ora, mentre senti frizzare il culo, ti massaggio anche la fica con la spugna... che bello, ti piace vero? devo pigiare piano così non godi troppo altrimenti è capace che mi vieni sulla spugna, brutta zozza che non sei altro. non ce la fai a venire così vero? ecco, ora mettiti lì che ti masturbo questa bella fica grattata.. ti fa male se ti tocco? bene, deve fare male. adesso ti masturbo per almeno un'ora così, non ti tocco abbastanza per farti avere l'orgasmo, non devi preoccuparti, soffrirai molto a lungo... anche perchè mentre lo facciamo devi stringere la fica contro la tua adorata spazzolina tonda... sei felice? eccola qua, mettiamola ben dentro e stringiamo forte...
mmm.. senti.. dolore e frustrazione, senti che bello, quello che ci vuole per far godere una ridicola pervertita come te..
Etichette:
bdsm,
irritazione,
sculacciata,
spanking,
umiliazione
domenica 15 gennaio 2012
ricatto familiare
ho uno zio di secondo grado che mi ha sorpresa alcuni anni fa a masturbarmi in bagno mentre mi ripetevo che ero una troia che non poteva venire e intervallavo i massaggi al clitoride a forti colpi con la spazzola sulle natiche.
avevo il sedere arrossato e stavo godendo così già da un'ora. spesso devo parlarmi a voce alta, è molto umiliante e siccome sono una maialina mi fa bagnare tra le gambe ancora di più.
insomma dovetti spiegargli cosa stessi facendo e che mi masturbavo per ore impedendomi di venire.
mio zio si interessò molto e volle sapere tutti i particolari, soprattutto cosa mi stavo facendo le volte che venivo per sbaglio. da quel giorno mi ha sempre ricattata, minacciando di raccontare tutto se non acconsentivo a sottomettermi alle sue voglie.
spesso mi porta dai suoi amici per lunghe sessioni in cui me ne fanno di tutti i colori e naturalmente racconta loro di tutto sulle mie perversioni e in particolare sul fatto che mi è proibito avere l'orgasmo.
a volte devo replicare davanti a tutti quello che stavo facendo quando mio zio mi ha scoperta a masturbarmi.
mi metto al centro, mi abbasso le mutandine, allargo un po' le gambe e con le ginocchia un po' piegate comincio a masturbarmi, proprio nella posizione da cagna in cui lui mi ha trovato.
- dì ai miei amici anche sono ti stavi ripetendo mentre ti masturbavi, con quali parole ti stavi facendo godere la fica, avanti, su, fagli capire bene che puttanella sudicia che sei
- mi stavo dicendo... che sono una troia, una troia che non deve godere mai...
- eppoi? avanti, tanto lo so che ti piace umiliarti..
- che sono una maialina in calore con la fica sempre bagnata, che se la mena sempre ma che rimane impotente e frustrata col grilletto gonfio e dolente
- brava troietta, è proprio quello che vogliamo farti adesso. e facci vedere cosa ti fai quando stai per venire..
- ecco.. prendo la spazzola e mi batto forte sul sedere e anche sulla fica... mmm che maleee...
- altro che male, scommetto che stai godendo.. continua a batterti ancora un po', devi soffrire sul culo, avanti, soffri davanti a noi che ti piace, troietta.. poi ricomincia a masturbarti che intanto decidiamo cosa farti
per cominciare mio zio decise di far vedere personalmente ai suoi amici uno dei tanti modi per degradarmi mentre godo, che ama tanto mettere in pratica. mi fa mettre sdraiata con le gambe alzate e comincia a masturbarmi con un piede, infilandomi un po' l'alluce dentro e massaggiandomi delicatamente il clitoride. quando sono ben eccitata e muovo vogliosa la fica contro la pianta del suo piede, mi fa alzare affinché gli porti il culo da sculacciare. le prendo forti sul sedere e torno a massaggiarmi in mezzo a le gambe mentre si decide cos'altro devo subire.
come seconda cosa fu proprio cattivo perchè mise in atto una degli esercizi con cui gli avevo detto che ero accidentalmente venuta tempo prima, voleva vedermi soffrire a fondo davanti a tutti mentre cercavo di trattenere l'orgasmo.
seduta su una sedia, mi venne messa la spazzola di prima sotto la passera, ma naturalmente dalla parte delle setole, che erano piuttosto dure e corte. ma la spazzola era piatta e pertanto mi bucava solo sotto il sedere, ma non entrava bene dentro, a pizzicarmi anche l'entrata della fica. fu scelta una spazzola più adatta a farmi male, rotonda e dura, che una volta posizionata andò ad inserirsi perfettamente nel solco, bucandomi a dovere sia il buco del culo che la fica. solo il clitoride rimaneva libero, così poteva essere massaggiato bene per farmi godere. poi ad uno ad uno vennero a muovere un po' la spazzola, per farmi male ed evitare che sentissi troppo godimento.
dopo un quarto d'ora di quel massaggio fu deciso di irritarmi meglio la fica e così la spazzola mi fu inserita dentro per qualche cm. la spazzola era larga circa due cm e nonostante l'inserimento mi avesse fatto abbastanza male, dentro non mi dava troppo fastidio, ma il mio esercizio consisteva nello stringere le pareti della fica ritmicamente, per sentire bene le setole che avevo dentro e masturbarmi su di esse.
effettivamente anche contrarre la passera attorno alla spazzola mi richiedeva un tremendo sforzo per non venire. mi incitavano a farmi più male ma il mio clitoride era così gonfio che riuscivo soltanto a godere della punizione.
sapevo che mio zio avrebbe aggiunto un tocco finale che sarebbe stato difficilissimo da sopportare senza venire, del resto glielo avevo detto io che mi era piaciuto.. infatti si prese il cazzo in mano, avvicinò la punta alla mia fica e lentamente mi pisciò sopra, irrorandomi tutte le zone irritate dalla spazzola. mentre sentivo bruciare e godevo soffrendo mio zio avvicinò la cappella al mio clitoride, mentre stava finendo di farmi la pipì addosso, e me lo massaggiò portandomi in uno strato di torpore preorgasmico che durò tutto il tempo in cui continuai a sentire il bruciore della sua piscia, ma che alla fine riscii a dominare. a quel punto, ero pronta per andare a patire tutta la mia frustrazione all'interno della mia cintura, dentro la quale il mio clitoride continuò a pulsare ancora per quasi un'ora, senza che potessi far nulla.
sabato 14 gennaio 2012
esercizi con la pipì
oggi niente pipì perchè per il pomeriggio sono previsti gli allenamenti clitoride vescica.
un esercizio che devo fare spesso è semplicemente praticare a lungo la masturbazione mentre ho la vescica piena, facendo attenzione a aumentare molto la pressione sulla pancia nei momenti in cui il mio godimento raggiunge l'apice per poi doversi interrompere prima dell'orgasmo.
questo trattamento dovrebbe servire a insegnare al mio clitoride a gonfiarsi e godere senza stimolazione diretta, ma soltanto attraverso il dolore alla vescica piena di pipì. deve essere premuta ritmicamente, da prima più piano eppoi con più forza. è molto raro che in queste situazioni mi lasci scappare qualcosa, anche se a volte vengo obbligata a farmi addosso un goccio di pipì proprio per ravvivare lo stimolo.
se imparerò a far godere la fica in questo modo così umiliante, mi sarà concesso di provare un orgasmo mentre lo faccio. uno solo e una sola volta, ma sembrava che la mortificazione derivante dall'avere un orgasmo in questa maniera così degradante possa essere un motivo sufficiente a consentirmi di godere una volta, magari per ricevere comunque una punizione dopo. anche quando avevo goduto mentre mi pisciavano nel culo ero stata punita, ma in maniera molto meno severa che se fossi venuta attraverso una masturbazione da persone normali.
mi fu fatto notare che era bastato un tocco leggerissimo sul mio clitoride a farmi venire, perchè evidentemente il fatto di ricevere il piscio nel culo mi aveva eccitata al punto di trovarmi già all'apice del godimento consentito.
la mia punizione consistette soltanto nel ricevere un tappo nel culo e dover tenere tutto dentro fino a sera.
un esercizio che devo fare spesso è semplicemente praticare a lungo la masturbazione mentre ho la vescica piena, facendo attenzione a aumentare molto la pressione sulla pancia nei momenti in cui il mio godimento raggiunge l'apice per poi doversi interrompere prima dell'orgasmo.
questo trattamento dovrebbe servire a insegnare al mio clitoride a gonfiarsi e godere senza stimolazione diretta, ma soltanto attraverso il dolore alla vescica piena di pipì. deve essere premuta ritmicamente, da prima più piano eppoi con più forza. è molto raro che in queste situazioni mi lasci scappare qualcosa, anche se a volte vengo obbligata a farmi addosso un goccio di pipì proprio per ravvivare lo stimolo.
se imparerò a far godere la fica in questo modo così umiliante, mi sarà concesso di provare un orgasmo mentre lo faccio. uno solo e una sola volta, ma sembrava che la mortificazione derivante dall'avere un orgasmo in questa maniera così degradante possa essere un motivo sufficiente a consentirmi di godere una volta, magari per ricevere comunque una punizione dopo. anche quando avevo goduto mentre mi pisciavano nel culo ero stata punita, ma in maniera molto meno severa che se fossi venuta attraverso una masturbazione da persone normali.
mi fu fatto notare che era bastato un tocco leggerissimo sul mio clitoride a farmi venire, perchè evidentemente il fatto di ricevere il piscio nel culo mi aveva eccitata al punto di trovarmi già all'apice del godimento consentito.
la mia punizione consistette soltanto nel ricevere un tappo nel culo e dover tenere tutto dentro fino a sera.
Etichette:
anal,
bdsm,
pissing,
teasing and denial,
umiliazione
esercizi di continenza mattutina
stamattina avevo in programma mezz'ora di masturbazione lenta e mezz'ora di cavalcata del cuscino con le mutandine ripiene di sale grosso.
sembra semplice, ma già soltanto un'ora di masturbazione lenta del clitoride è molto difficile da portare avanti. bisogna massaggiare il grilletto con regolarità tutto intorno, toccandolo solo indirettamente non appena comincia a gonfiarsi. il ritmo deve rimanere costante, sia nel caso in cui sia troppo forte per resistere, sia nel caso abbia voglia di una stimolazione più decisa. è molto utile guardare qualche film porno particolarmente perverso, in questi casi.
dopo un trattamento del genere avevo il clitoride sul punto di scoppiare, quindi quando ho dovuto spingerlo con tutto il mio peso contro il sale che avevo messo nelle mutandine, non ho potuto fare che pochissimi movimenti, altrimenti sarei senz'altro venuta, e sono rimasta per tutto il tempo a dondolarmi impercettibilmente, per consentire al mio godimento di non aumentare oltre il limite.
finito il trattamento col sale ho chiuso nuovamente la mia passerina frustrata nella sua cintura, senza staccare gli ultimi granelli di sale rimasti attaccati. speravo che da dentro mi avrebbero stimolato, ma invece mi hanno solo procurato un lungo fastidio fino a quando non ho potuto nuovamente togliere la cintura.
venerdì 13 gennaio 2012
la posizione
quando mi viene detto di assumere la posizione so che devo mettermi sulla schiena, alzare le gambe e il culo e piegare le gambe. ma non portarle troppo indietro. restare con le gambe per aria, in una posizione miserevole e ridicola, in cui i muscoli vaginali sono spesso contratti.
ogni tanto posso riposarmi, ma durante le sessioni di masturbazione devo stare spesso in questa posizione. mi si può massaggiare a lungo il clitoride tenendo d'occhio le contrazioni dell'ano. così quando inizio a godere troppo il massaggio cessa e mi prendo qualcosa di fastidioso nel culo, oppure vengo picchiata o insultata e derisa.
una cosa che mi piace tanto è ricevere la frusta sul culo in quella posizione. si vede che la mia passerina gode e si contrae per ogni colpo. infatti a volte è capitato di dover smettere proprio per evitare di farmi venire in quel modo. in quel caso mi hanno frustato per un po' solo sul buco del culo, me lo hanno riempito con una radice di zenzero, eppoi di corsa dentro la cintura, a smaniare mentre lo sento bruciare. una fettina di zenzero deve sempre essere applicata anche sopra il clitoride, così da sotto la cintura sento bruciare proprio dove stavo godendo mentre prendevo le frustate sul culo.
questa posizione è molto comoda anche se mi devo fare la pipì addosso oppure se mi deve essere messo qualcosa nel culo
una volta ho goduto così, mi era stato messo un cazzo nel culo e dopo avermi scopato un po' si era fermato iniziando a masturbarmi e spiegandomi che a breve mi avrebbe urinato nel culo, che mentre io ricevevo la masturbazione avrei ricevuto anche un clistere di piscio. il suo dito mi masturbava appena e molto lentamente mentre aspettavo che me la facesse nel sedere, ma nonostante questo, mentre mi riempiva e mi umiliava in quel modo, non riuscii a trattenermi e mi scappò un orgasmo. per fortuna iniziai a stringere ritmicamente il buco del culo attorno al cazzo che mi stava pisciando dentro, così lui si accorse immediatamente di quello che stavo facendo e mi rovinò l'orgasmo sculacciandomi forte sulla fica mentre venivo.
ogni tanto posso riposarmi, ma durante le sessioni di masturbazione devo stare spesso in questa posizione. mi si può massaggiare a lungo il clitoride tenendo d'occhio le contrazioni dell'ano. così quando inizio a godere troppo il massaggio cessa e mi prendo qualcosa di fastidioso nel culo, oppure vengo picchiata o insultata e derisa.
una cosa che mi piace tanto è ricevere la frusta sul culo in quella posizione. si vede che la mia passerina gode e si contrae per ogni colpo. infatti a volte è capitato di dover smettere proprio per evitare di farmi venire in quel modo. in quel caso mi hanno frustato per un po' solo sul buco del culo, me lo hanno riempito con una radice di zenzero, eppoi di corsa dentro la cintura, a smaniare mentre lo sento bruciare. una fettina di zenzero deve sempre essere applicata anche sopra il clitoride, così da sotto la cintura sento bruciare proprio dove stavo godendo mentre prendevo le frustate sul culo.
questa posizione è molto comoda anche se mi devo fare la pipì addosso oppure se mi deve essere messo qualcosa nel culo
una volta ho goduto così, mi era stato messo un cazzo nel culo e dopo avermi scopato un po' si era fermato iniziando a masturbarmi e spiegandomi che a breve mi avrebbe urinato nel culo, che mentre io ricevevo la masturbazione avrei ricevuto anche un clistere di piscio. il suo dito mi masturbava appena e molto lentamente mentre aspettavo che me la facesse nel sedere, ma nonostante questo, mentre mi riempiva e mi umiliava in quel modo, non riuscii a trattenermi e mi scappò un orgasmo. per fortuna iniziai a stringere ritmicamente il buco del culo attorno al cazzo che mi stava pisciando dentro, così lui si accorse immediatamente di quello che stavo facendo e mi rovinò l'orgasmo sculacciandomi forte sulla fica mentre venivo.
Etichette:
anal,
bdsm,
pissing,
pussy spanking,
umiliazione
com'è dura la cintura
come dicevo, nei momenti in cui non sono tenuta a stimolarmi le parti intime, queste devono stare ben chiuse sotto chiave, all'interno di una cintura di castità spessa e dura. è inutile con quella indosso alzare culo per aria, muovere le gambe e il bacino, per cercare di sentire qualcosa. tutta la zona è come intorpidita e incapace di provare ogni sensazione.
spesso devo reindossarla di colpo all'apice di una masturbazione. è terribile non sentire nulla sulla fica così eccitata.
certo con indosso la cintura mi è consentito fare ogni movimento, ma solo perchè pare che vedermi mentre mi agito nei movimenti più strani e cerco si spingere la fica contro ogni sporgenza sia particolarmente eccitante, perchè tanto non riesco a ricavare nulla da tutta quella fatica.
per quanto non nego che sentirmi così umiliata, mortificata e ridicola davanti a qualcuno che sta godendo della mia situazione, riesca a inturgidire abbastanza il mio clitoride, anche se si trova sotto chiave
spesso devo reindossarla di colpo all'apice di una masturbazione. è terribile non sentire nulla sulla fica così eccitata.
certo con indosso la cintura mi è consentito fare ogni movimento, ma solo perchè pare che vedermi mentre mi agito nei movimenti più strani e cerco si spingere la fica contro ogni sporgenza sia particolarmente eccitante, perchè tanto non riesco a ricavare nulla da tutta quella fatica.
per quanto non nego che sentirmi così umiliata, mortificata e ridicola davanti a qualcuno che sta godendo della mia situazione, riesca a inturgidire abbastanza il mio clitoride, anche se si trova sotto chiave
denial adolescenziali
la prima volta che capii quanto mi piacessero i giochi erotici strani e la negazione dell'orgasmo ero appena adolescente e stavo giocando al dottore coi miei due cuginetti.
uno di loro si inventò una storia che io ero caduta in un sonno magico, dal quale non riuscivo a svegliarmi, e che mentre dormivo loro potevano farmi quello che volevano perchè io non avrei sentito nulla. se sentivo i pruriti alla passerina, così dicevano, avrei dovuto muovere un braccio e loro avrebbero immediatamente smesso. mi piaceva come mi toccavano e i pruriti li sentivo eccome. ma quando sentivo che mi stava piacendo davvero troppo alzavo immancabilmente il braccio e loro smettevano immediatamente ogni stimolazione.
avrei potuto godere senza problemi, invece li aiutai per ore a masturbarmi senza farmi venire.
i miei cugini si accorsero perfettamente che il gioco mi piaceva e me lo fecero spesso, a volte veniva a casa mia il più giovane da solo, che si era davvero appassionato a questa perversione. era abbastanza sadico e godeva molto ad umiliarmi.
presto cominciò a sculacciarmi, mi piaceva da morire quando mi sdraiava a cavalcioni di un suo ginocchio e cominciava a battermi le natiche. ad ogni colpo il mio clitoride premeva contro la tela ruvida dei sui jeans e io godevo mentre venivo picchiata. anche lui godeva, ma sempre da dentro i pantaloni. si accorse che i movimenti del mio bacino contro la sua gamba andavano interrotti dopo un certo numero di colpi, poichè il rischio che gli venissi sulla gamba era veramnete alto.
anche per lui era divenuto molto importante che io non godessi.
quando mi rinfacciava la mia condizione di maialina masturbatrice frustrata, che non deve godere mai, vedevo che il suo cazzo si inturgidiva terribilmente. quando stava per venire mi insultava pesantemente e ripeteva continuamente che i miei genitali erano suoi e che lui voleva che soffrissero molto, anelando inutilmente il godimento che non meritano.
mi costringeva anche a farmi la pipì addosso, dicendomi che poi mi avrebbe consentito di masturbarmi un po' attraverso le mutandine bagnate.
tutte le volte che per sbaglio mi è scappato un orgasmo, prima di ricevere le dovute punizioni, si preoccupava che fossi di nuovo eccitata a dovere, massaggiandomi a lungo e con calma. comunque, in quel periodo, era raro che venissi più di una volta ogni tre o quattro settimane.
uno di loro si inventò una storia che io ero caduta in un sonno magico, dal quale non riuscivo a svegliarmi, e che mentre dormivo loro potevano farmi quello che volevano perchè io non avrei sentito nulla. se sentivo i pruriti alla passerina, così dicevano, avrei dovuto muovere un braccio e loro avrebbero immediatamente smesso. mi piaceva come mi toccavano e i pruriti li sentivo eccome. ma quando sentivo che mi stava piacendo davvero troppo alzavo immancabilmente il braccio e loro smettevano immediatamente ogni stimolazione.
avrei potuto godere senza problemi, invece li aiutai per ore a masturbarmi senza farmi venire.
i miei cugini si accorsero perfettamente che il gioco mi piaceva e me lo fecero spesso, a volte veniva a casa mia il più giovane da solo, che si era davvero appassionato a questa perversione. era abbastanza sadico e godeva molto ad umiliarmi.
presto cominciò a sculacciarmi, mi piaceva da morire quando mi sdraiava a cavalcioni di un suo ginocchio e cominciava a battermi le natiche. ad ogni colpo il mio clitoride premeva contro la tela ruvida dei sui jeans e io godevo mentre venivo picchiata. anche lui godeva, ma sempre da dentro i pantaloni. si accorse che i movimenti del mio bacino contro la sua gamba andavano interrotti dopo un certo numero di colpi, poichè il rischio che gli venissi sulla gamba era veramnete alto.
anche per lui era divenuto molto importante che io non godessi.
quando mi rinfacciava la mia condizione di maialina masturbatrice frustrata, che non deve godere mai, vedevo che il suo cazzo si inturgidiva terribilmente. quando stava per venire mi insultava pesantemente e ripeteva continuamente che i miei genitali erano suoi e che lui voleva che soffrissero molto, anelando inutilmente il godimento che non meritano.
mi costringeva anche a farmi la pipì addosso, dicendomi che poi mi avrebbe consentito di masturbarmi un po' attraverso le mutandine bagnate.
tutte le volte che per sbaglio mi è scappato un orgasmo, prima di ricevere le dovute punizioni, si preoccupava che fossi di nuovo eccitata a dovere, massaggiandomi a lungo e con calma. comunque, in quel periodo, era raro che venissi più di una volta ogni tre o quattro settimane.
umiliazione al cinema
le umiliazioni pubbliche mi eccitano molto, soprattutto se chi viene coinvolto gode dello spettacolo.
per fare questi giochetti un luogo davvero ottimale è un cinema porno. lì si può trovare i vecchi più laidi e pervertiti, perfetti se c'è bisogno di mortificare la mia voglia di godere.
a volte ci vengo mandata da sola. mi metto seduta alzo la gonna spalanco le gambe e con un piccolo paddle inizio a schiaffeggiarmi piano sulla passera, mentre guardo il film.
a chi mi chiede qualcosa, cosa sto facendo, perchè mi picchio i genitali, se mi piace farlo, racconto il motivo per cui mi trovo lì e spiego loro che sono una maialina che gode solo ad essere umiliata e frustrata e che non merita di provare mai l'orgasmo.
le reazioni di solito sono piuttosto intraprendenti ed entusiastiche. una volta un tizio grasso si è messo davanti me ed ha iniziato semplicemnte a deridermi per il mio comportamento. parlava a voce alta e spiegava a tutti che razza di troia fossi, come mi piacesse godere e di come io continuassi imperterrita la mia opera di sculacciamento della fica mentre lui raccontava in giro quanto fossi ridicola. poichè le sue parole mi inturgidivano enormemente il clitoride aumentai la forza dei colpi sulla fica, ma non riuscii a non mugolare per il godimento e lui si accorse benissimo che il suo trattamento funzionava.
in breve tutti i sedili attorno a me furono occupati da spettatori che avevano voglia di dargli man forte a degradarmi pubblicamente. io continuavo a guiaire come una cagnetta mentre mi battevo tra le gambe, tenendo anche un po' fuori la lingua, perchè sapevo che li avrebbe stimolati ad andare sempre più avanti.
infatti non mancarono di sottolineare come fossi brava a comportarmi da cagnolina
era una situazione davvero troppo umiliante e io mi trovavo in un delirio di godimento davanti a tutti, ma per fortuna qualcuno si accorse che in quelle condizioni a forza di colpi mi sarei fatta godere e mi fermò la mano. presi vari colpi sul culo perchè stavo per godere e loro erano dovuti intervenire per mantenermi nel mio stato di frustrazione. accettai di farmi torturare il culo per punizione e così dovetti guardare il resto del film seduta con un grosso cazzo finto saldamente piantato nel culo, mentre tutti mi infastidivano per farmi agitare sulla sedia lavorandomi da sola il culetto.
per fare questi giochetti un luogo davvero ottimale è un cinema porno. lì si può trovare i vecchi più laidi e pervertiti, perfetti se c'è bisogno di mortificare la mia voglia di godere.
a volte ci vengo mandata da sola. mi metto seduta alzo la gonna spalanco le gambe e con un piccolo paddle inizio a schiaffeggiarmi piano sulla passera, mentre guardo il film.
a chi mi chiede qualcosa, cosa sto facendo, perchè mi picchio i genitali, se mi piace farlo, racconto il motivo per cui mi trovo lì e spiego loro che sono una maialina che gode solo ad essere umiliata e frustrata e che non merita di provare mai l'orgasmo.
le reazioni di solito sono piuttosto intraprendenti ed entusiastiche. una volta un tizio grasso si è messo davanti me ed ha iniziato semplicemnte a deridermi per il mio comportamento. parlava a voce alta e spiegava a tutti che razza di troia fossi, come mi piacesse godere e di come io continuassi imperterrita la mia opera di sculacciamento della fica mentre lui raccontava in giro quanto fossi ridicola. poichè le sue parole mi inturgidivano enormemente il clitoride aumentai la forza dei colpi sulla fica, ma non riuscii a non mugolare per il godimento e lui si accorse benissimo che il suo trattamento funzionava.
in breve tutti i sedili attorno a me furono occupati da spettatori che avevano voglia di dargli man forte a degradarmi pubblicamente. io continuavo a guiaire come una cagnetta mentre mi battevo tra le gambe, tenendo anche un po' fuori la lingua, perchè sapevo che li avrebbe stimolati ad andare sempre più avanti.
infatti non mancarono di sottolineare come fossi brava a comportarmi da cagnolina
era una situazione davvero troppo umiliante e io mi trovavo in un delirio di godimento davanti a tutti, ma per fortuna qualcuno si accorse che in quelle condizioni a forza di colpi mi sarei fatta godere e mi fermò la mano. presi vari colpi sul culo perchè stavo per godere e loro erano dovuti intervenire per mantenermi nel mio stato di frustrazione. accettai di farmi torturare il culo per punizione e così dovetti guardare il resto del film seduta con un grosso cazzo finto saldamente piantato nel culo, mentre tutti mi infastidivano per farmi agitare sulla sedia lavorandomi da sola il culetto.
ritenzione della pipì
un'altra prova che mi capita spesso di dover sostenere riguarda la mia capacità di trattenere la pipì.
si sa che avere continue stimolazioni sessuali riempie molto velocemente la vescica. in più spesso ho il divieto esplicito di liberarmi prima di sera e allo stesso tempo devo naturalmente bere molto.
questo significa che nel corso della giornata dovrò spesso masturbarmi facendo attenzione a premere con regolarità sulla vescica, in modo da associare la sensazione di godimento del mio clitoride al fastidio della pressione sulla vescica piena di pipì.
la ragione di un simile allenamento è duplice. da una parte rende la masturbazione umiliante e faticosa, allontanandomi dall'orgasmo. dall'altra mi aiuta a sviluppare una maggiore capacità di godere anche soltanto mentre provo fastidio e dolore alla vescica piena. mi è stato spiegato che sarebbe molto umiliante per me se riuscissi a diventare una che gode mentre le torturano perchè le scappa forte la pipì e quindi devo allenarmi bene a godere mentre premo sul pancino.
a volte mi è capitato di farmi un po' di pipì addosso. è un doppio problema, perchè tanto per cominciare devo restare con in dosso le mutandine bagnate fino a sera, ma poi non posso liberarmi del tutto e se mi scappa qualcosa devo fermarmi subito. dopo che un po' di pipì è uscita, è molto più difficile riuscire a trattenere il resto. l'ultima volta le mutandine pisciate mi sono state messe tutte dentro la passerina e con quelle dentro ho dovuto cavalcare per mezzora il bracciolo del divano.
si sa che avere continue stimolazioni sessuali riempie molto velocemente la vescica. in più spesso ho il divieto esplicito di liberarmi prima di sera e allo stesso tempo devo naturalmente bere molto.
questo significa che nel corso della giornata dovrò spesso masturbarmi facendo attenzione a premere con regolarità sulla vescica, in modo da associare la sensazione di godimento del mio clitoride al fastidio della pressione sulla vescica piena di pipì.
la ragione di un simile allenamento è duplice. da una parte rende la masturbazione umiliante e faticosa, allontanandomi dall'orgasmo. dall'altra mi aiuta a sviluppare una maggiore capacità di godere anche soltanto mentre provo fastidio e dolore alla vescica piena. mi è stato spiegato che sarebbe molto umiliante per me se riuscissi a diventare una che gode mentre le torturano perchè le scappa forte la pipì e quindi devo allenarmi bene a godere mentre premo sul pancino.
a volte mi è capitato di farmi un po' di pipì addosso. è un doppio problema, perchè tanto per cominciare devo restare con in dosso le mutandine bagnate fino a sera, ma poi non posso liberarmi del tutto e se mi scappa qualcosa devo fermarmi subito. dopo che un po' di pipì è uscita, è molto più difficile riuscire a trattenere il resto. l'ultima volta le mutandine pisciate mi sono state messe tutte dentro la passerina e con quelle dentro ho dovuto cavalcare per mezzora il bracciolo del divano.
un orgasmo ben punito
comunque io non l'ho vinto poi, il denial contest.
ho resistito più di tre settimane, tre settimane intensissime e infernali, ma alla fine ho ceduto. durante una cavalcata di un cuscino... lo tenevo tra le gambe mentre guardavo film porno al pc e lentamete ci strusciavo sopra la fica. è un buon sistema per tenere sotto controllo il livello di godimento, l'importante è fermarsi al punto giusto e non stringere troppo le gambe.
invece purtroppo quella volta mi lasciai andare, spinsi troppo il bacino contro il cuscino, stringendo forte le gambe allo stesso tempo.
venni strusciandomi oscenamente, non riuscendo neppure a rovinare l'orgasmo.
sul sito fu deciso che la mia punizione sarebbe consistita in una lunga gita in bici su strade sterrate, con le mutandine ben riempite di sale grosso, facendo attenzione a infilarlo bene anche dentro, in modo che durante la pedalata frizioni ovunque.
dopo un'ora di quel trattamento ero irritatissima ma oltremodo eccitata e avrei voluto almeno potermi massaggiare un po'. invece tutto quello che ho ottenuto è stato di dovermi recare in bagno, mettermi col culo per aria e le gambe piegate sul viso, in quella posizione che è sempre tanto umiliante, e farmi la pipì addosso.
dopo mi sono dovuta lavare e rivestire subito senza neanche potermi sfiorare la passerina, chiudendola tutta eccitata nella cintura che devo portare quando non sono obbligata a masturbarmi.
ho resistito più di tre settimane, tre settimane intensissime e infernali, ma alla fine ho ceduto. durante una cavalcata di un cuscino... lo tenevo tra le gambe mentre guardavo film porno al pc e lentamete ci strusciavo sopra la fica. è un buon sistema per tenere sotto controllo il livello di godimento, l'importante è fermarsi al punto giusto e non stringere troppo le gambe.
invece purtroppo quella volta mi lasciai andare, spinsi troppo il bacino contro il cuscino, stringendo forte le gambe allo stesso tempo.
venni strusciandomi oscenamente, non riuscendo neppure a rovinare l'orgasmo.
sul sito fu deciso che la mia punizione sarebbe consistita in una lunga gita in bici su strade sterrate, con le mutandine ben riempite di sale grosso, facendo attenzione a infilarlo bene anche dentro, in modo che durante la pedalata frizioni ovunque.
dopo un'ora di quel trattamento ero irritatissima ma oltremodo eccitata e avrei voluto almeno potermi massaggiare un po'. invece tutto quello che ho ottenuto è stato di dovermi recare in bagno, mettermi col culo per aria e le gambe piegate sul viso, in quella posizione che è sempre tanto umiliante, e farmi la pipì addosso.
dopo mi sono dovuta lavare e rivestire subito senza neanche potermi sfiorare la passerina, chiudendola tutta eccitata nella cintura che devo portare quando non sono obbligata a masturbarmi.
female teasing and denial contest
c'era un sito, un po' di tempo fa, un blog in inglese totalmente dedicato all'astinenza femminile, su cui venne pubblicato un concorso, un concorso per aspiranti femmine frustrate. il regolamento era molto semplice, si trattava di eseguire delle prove giornaliere per un mese, senza ovviamente mai avere alcun orgasmo. quelle che venivano erano costrette a subire delle punizioni tremende che venivano decise sul forum del sito.
io venni regolarmente iscritta e dovetti subire le prove più complicate. una volta dovetti andare al supermercato a cambiare con lo scontrino un cetriolo e una scatola di preservativi. cercai un inserviente, quello che aveva l'aria più perversa e che speravo si sarebbe ingrifato delle situazione invece di chiamare la polizia.
con calma gli spiegai che desideravo cambiare l'articolo, perchè ne avevo bisogno per potermelo infilare nel sedere nel corso di una punizione, ma non essendo abbastanza grosso era stato giudicato che il dolore che mi avrebbe procurato non sarebbe stato sufficiente e pertanto dovevo chiedere di cambiarlo.
evidentemente dovevo aver avuto buon occhio perchè la faccia dell'inserviente si illuminò di una strana luce e mi disse di seguirlo in magazzino, che avrebbe trovato senz'altro qualcosa per risolvere il mio problema.
mi ritrovai piegata su delle casse, con l'inserviente che mi ansimava alla nuca e mi toccava tra le gambe.
allora troia, cos'è, ti piace sentire male al culo? mi vieni a chiedere i cetrioli più grossi per farti male al culo?? vuoi per caso che ti aiuti troia?
gli spiegai che in realtà il cetriolo non era affatto troppo piccolo per farmi comunque molto male al buchetto, ma che stavo semplicemente svolgendo una prova del concorso e che era mio compito umiliarmi di fronte a lui in tal modo, dopodichè sarei dovuta tornare a casa per masturbarmi il culo per un'ora con il cetriolo, aprendomi piano e sfondandomi con lentezza, in modo da godere per tutta la durata della masturbazione, senza tuttavia poter raggiungere nessun orgasmo.
la spiegazione fece arrapare terribilmente l'inserviente
bella maialina, ho capito che razza di pervertita sei, adesso sì che mi diverto... intanto prendiamo subito questo bel cetriolino e andiamo a vedere come entra bene nel buchino del tuo culino, sei d'accordo? ti va se adesso ti sfondo il culetto? secondo me hai proprio voglia di sentire un po' male a questo bel buchino, tira su le chiappe che cominciamo a mettertelo dentro. mmm senti com'è difficile farlo entrare.. un po' alla volta, un po' su e un po' giù, ti piace troietta farti aprire piano il culo vero?
scommetto che vorresti che ti facessi un bel ditalino... senti qua come sei fradicia fra le gambe... ma invece adesso ti prendi tutto il cetriolo, poi ti scopo il culo anche col cazzo e quando sono venuto tu lecchi per terra se hai sporcato, ti rivesti, ti dai cinque colpi sulla passera mentre stai davanti a me eppoi torni a casa e te ne stai tutto il giorno senza toccarti, zitta e buona.
io venni regolarmente iscritta e dovetti subire le prove più complicate. una volta dovetti andare al supermercato a cambiare con lo scontrino un cetriolo e una scatola di preservativi. cercai un inserviente, quello che aveva l'aria più perversa e che speravo si sarebbe ingrifato delle situazione invece di chiamare la polizia.
con calma gli spiegai che desideravo cambiare l'articolo, perchè ne avevo bisogno per potermelo infilare nel sedere nel corso di una punizione, ma non essendo abbastanza grosso era stato giudicato che il dolore che mi avrebbe procurato non sarebbe stato sufficiente e pertanto dovevo chiedere di cambiarlo.
evidentemente dovevo aver avuto buon occhio perchè la faccia dell'inserviente si illuminò di una strana luce e mi disse di seguirlo in magazzino, che avrebbe trovato senz'altro qualcosa per risolvere il mio problema.
mi ritrovai piegata su delle casse, con l'inserviente che mi ansimava alla nuca e mi toccava tra le gambe.
allora troia, cos'è, ti piace sentire male al culo? mi vieni a chiedere i cetrioli più grossi per farti male al culo?? vuoi per caso che ti aiuti troia?
gli spiegai che in realtà il cetriolo non era affatto troppo piccolo per farmi comunque molto male al buchetto, ma che stavo semplicemente svolgendo una prova del concorso e che era mio compito umiliarmi di fronte a lui in tal modo, dopodichè sarei dovuta tornare a casa per masturbarmi il culo per un'ora con il cetriolo, aprendomi piano e sfondandomi con lentezza, in modo da godere per tutta la durata della masturbazione, senza tuttavia poter raggiungere nessun orgasmo.
la spiegazione fece arrapare terribilmente l'inserviente
bella maialina, ho capito che razza di pervertita sei, adesso sì che mi diverto... intanto prendiamo subito questo bel cetriolino e andiamo a vedere come entra bene nel buchino del tuo culino, sei d'accordo? ti va se adesso ti sfondo il culetto? secondo me hai proprio voglia di sentire un po' male a questo bel buchino, tira su le chiappe che cominciamo a mettertelo dentro. mmm senti com'è difficile farlo entrare.. un po' alla volta, un po' su e un po' giù, ti piace troietta farti aprire piano il culo vero?
scommetto che vorresti che ti facessi un bel ditalino... senti qua come sei fradicia fra le gambe... ma invece adesso ti prendi tutto il cetriolo, poi ti scopo il culo anche col cazzo e quando sono venuto tu lecchi per terra se hai sporcato, ti rivesti, ti dai cinque colpi sulla passera mentre stai davanti a me eppoi torni a casa e te ne stai tutto il giorno senza toccarti, zitta e buona.
presentazione di una viziosa in castità
Salve sono Virnaliae,
ho 25 anni, sono bionda, non troppo alta, magra ma morbida e succosa. un corpo nato per dare e provare piacere.
ma si dà il caso che il piacere più osceno mi derivi dall'avere negata questa possibilità, ad essere assoggettata all'arbitrio di un'altra persona, che possa decidere liberamente di stimolare le mie voglie per poi fermarsi, lasciandomi umiliata nella più totale frustrazione.
purtroppo ho notato che in rete l'argomento è poco dibattuto.
ci sono dozzine di siti e forum sulla castità maschile, ma sulla necessità di impedire anche alle fichette di godere non si trova quasi nulla.
mi piacerebbe avere un confronto con altre persone che apprezzano il genere, perchè non c'è limite alla fantasia e alla perversione umana e sono impaziente di sperimentarlo.
mi piace essere perversa. mi piace essere punita e sopraffatta, obbligata ad umiliarmi perchè in tal modo riesco ad ottenere di godere un po' di più. godo ad essere obbligata a stare tutto il giorno con la passera bagnata e pulsante, costantemente stimolata e costantemente obbligata a contenersi.
se a volte mi capita di avere un orgasmo, magari per sbaglio, mi è stato insegnato a rovinarlo, per fare in modo di godere il meno possibile. un buon modo è sculacciarsi forte proprio dove si sta godendo, provando a farsi abbastanza male per bilanciare il piacere provato. un altro modo è alzarsi in piedi e camminare, ma siccome non è molto umiliante, mi è stato insegnato di fare spesso entrambe le cose insieme.
cammina e sculacciati forte la fica mentre godi, vedrai che la prossima volta ci penserai bene a disubbidire.
ho 25 anni, sono bionda, non troppo alta, magra ma morbida e succosa. un corpo nato per dare e provare piacere.
ma si dà il caso che il piacere più osceno mi derivi dall'avere negata questa possibilità, ad essere assoggettata all'arbitrio di un'altra persona, che possa decidere liberamente di stimolare le mie voglie per poi fermarsi, lasciandomi umiliata nella più totale frustrazione.
purtroppo ho notato che in rete l'argomento è poco dibattuto.
ci sono dozzine di siti e forum sulla castità maschile, ma sulla necessità di impedire anche alle fichette di godere non si trova quasi nulla.
mi piacerebbe avere un confronto con altre persone che apprezzano il genere, perchè non c'è limite alla fantasia e alla perversione umana e sono impaziente di sperimentarlo.
mi piace essere perversa. mi piace essere punita e sopraffatta, obbligata ad umiliarmi perchè in tal modo riesco ad ottenere di godere un po' di più. godo ad essere obbligata a stare tutto il giorno con la passera bagnata e pulsante, costantemente stimolata e costantemente obbligata a contenersi.
se a volte mi capita di avere un orgasmo, magari per sbaglio, mi è stato insegnato a rovinarlo, per fare in modo di godere il meno possibile. un buon modo è sculacciarsi forte proprio dove si sta godendo, provando a farsi abbastanza male per bilanciare il piacere provato. un altro modo è alzarsi in piedi e camminare, ma siccome non è molto umiliante, mi è stato insegnato di fare spesso entrambe le cose insieme.
cammina e sculacciati forte la fica mentre godi, vedrai che la prossima volta ci penserai bene a disubbidire.
Iscriviti a:
Post (Atom)