martedì 20 marzo 2012

in chat: la punizione dei collant

oggi in chat mi è stato proposto di masturbarmi con dei collant.
ero al computer seduta sulla sedia, i jeans strettissimi e una spugnetta da piatti inserita tra le mutandine e la fica.
avevo il divieto tassativo di toccarmi e mentre chattavo e ricevevo le istruzioni per la punizione, l'unica cosa che potevo fare per godere un po' era aprire e chiudere le gambe.
ma non troppo forte, altrimenti la spugnetta mi avrebbe fatto troppo male.
al mio padrone piace molto che altri suggeriscano delle punizioni da applicarmi, ma dopo che gli ebbi raccontato cosa dovevo fare, mi fece notare che se mi fossi semplicemente riempita la fica con i collant o mi fossi stuzzicata il clitoride sfregandolo contro la cucitura, anche se avessi tirato forte non sarebbe stata una grande punizione e avrei goduto senza soffrire quasi per nulla.
per risolvere questo problema, in chat mi era stato proposto di bagnare i collant col peperoncino o col succo di limone, ma il mio padrone preferì che fossero riempiti con un po' di sale grosso.
gli parve un'ottima idea per due ottimi motivi.
per prima cosa sarebbe aumentato il volume e sarebbe stato molto più complicato inserirli tutti nella mia fichetta.
eppoi il sale avrebbe iniziato a bruciare soltanto se si fosse sciolto perchè, mentre ricevevo la punizione, godevo e mi bagnavo.
se fossi stata brava a non godere e a rimanere asciutta mentre mi riempivo la fica, la punizione sarebbe stata meno dolorosa.
ma se invece la mia fichetta iniziava ad eccitarsi come al solito, avrebbe anche incominciato a bruciare sempre più forte, via via che me la allargavo riempiendola.
una volta messo tutto dentro, era il momento di andare a strusciarsi contro lo spigolo del tavolo, premendo ritmicamente sul grilletto e facendo in modo che lo spigolo spingesse più dentro il collant pieno di sale.
dopo una mezz'ora di questo trattamento, durante il quale il mio padrone mi incitava a spingere più forte e a tenere fuori la lingua come una cagna, il collant doveva essere estratto.
questo doveva essere fatto tirandolo tutto lentamente verso l'altro, aderente alla mia pancia, in modo che le sue fibre piene di sale andassero a lavorare adeguatamente il mio clitoride, irritandolo a dovere.
se fossi riuscita a fare la brava e a non bagnarmi, avrei ricevuto solamente l'irritazione, ma se mi infradiciavo come al solito, il mio grilletto arrossato ed eccitato avrebbe sentito molto più dolore.
d'altra parte, sentire aumentare la sofferenza mi avrebbe aiutato a godere di meno, visto che proprio non riuscivo a evitare di sbrodolarmi tutta mentre mi applicavo la punizione alla fica.
una volta estratto il collant, era il caso di ripassarlo un po' nel sale, bagnato com'era, è rimettere tutto bene dentro.
a quel punto, con la fica nuovamente riempita, c'era da sopportare mezz'ora di massaggio al clitoride irritato. è terribilmente difficile mantenere la concentrazione necessaria a non venire.
per distrarmi, il mio padrone decise che potevo prendere un po' di botte sul culo, ma sempre mentre continuavo a ricevere la masturbazione e che quindi comunque non dovevo perdere la concentrazione e non fare godere troppo il clitoride.
per fortuna, la forza necessaria a battermi bene il sedere non gli consentirono di dedicarsi al mio grilletto con la dovuta attenzione e quindi io riuscii ad arrivare in fondo e a prendere tutte le botte sul culo senza venire.
altrimenti stavolta non so se ce l'avrei fatta, anche perché spesso il mio padrone sbagliava mira apposta e andava a colpirmi esattamente sulla fica, spingendo il collant e facendomi godere molto.
al termine del trattamento pensava che sarei dovuta essere rimessa dentro la cintura con la fica ripiena, ma poi gli venne in mente che sarei potuta riuscire a venire anche sotto chiave, magari stringendo la fica e le gambe.
pertanto venni svuotata di nuovo con il solito sistema gratta clitoride e rimessa a sentire il bruciore in silenzio nella mia cintura di castità e a scrivere il resoconto che avete appena letto.

lunedì 19 marzo 2012

masturbazione sulla sedia

si hai ragione.. oggi ho provato a masturbarmi proprio cercando di penetrarmi con uno spigolo della sedia. 
ma quando è entrato il mio padrone in compagnia di un'amica, mi ha trovata a gambe larghe che tentavo di godere sulla sedia e mi ha detto che sembravo davvero un cane mentre tenta di scopare la gamba del suo padrone. 
mi hanno imposto di continuare mentre loro di bevevano un thè seduti sul divano, non mancando di rimarcare la mia ridicola goffaggine di cagna arrapata.
mentre mi agitavo contro lo spigolo della sedia, ho dovuto come d'ordinanza tirare fuori la lingua e sbavarmi addosso, ultimamente al mio padrone ama molto ridurmi in questo stato, si mette in poltrona con il cazzo in mano, inizia a masturbasi e mi ordina di comportarmi come una maiala infoiata, ma consentendomi di sfogarmi un po' solo nella maniera che decide lui. 
lo spigolo della sedia è un must, perchè non entra abbastanza e non riesco a godere bene, ma mi allarga immediatamente la fica e mi provoca dolore ad ogni spinta. 
a volte i bordi della sedia sono anche stati "decorati" adeguatamente, per rendere più penosa la frizione contro la fica. 
la cosa più semplice è ricoprirla di carta stagnola spiegazzata, piena di bugni e punte proprio sulla spigolo dove devo strusciare la fica. ma a volte mi ci ha messo anche la carta vetrata, naturalmente quella grossa che è più ruvida e fa più male. 
difficile riuscire a venire in questo modo, anche se devo continuare a muovermi in quella posizione ridicola per molto tempo. 
quando il mio padrone si accorge che spingo troppo il bacino in avanti e riesco a godere stimolandomi il clitoride, di solito mi ordina di riprendere una posizione più eretta e limitarmi ad aprirmi la fica contro lo spigolo. 
quel pomeriggio mi ordinò tre volte di non indulgere a masturbarmi in grilletto, e alla fine dovette alzarsi e abbandonare contrariato il suo thè per venire a cinghiarmi il culo, visto che non tenevo il busto in una posizione adatta a non godere. 

scusi, potrebbe mettermi una zucchina nel culo?

se c'è una cosa che piace davvero da morire al mio padrone, è esporre in pubblico la mia depravazione, mostrando a un pubblico inconsapevole, disgustato e allo stesso tempo morbosamente eccitato, quanto sia una povera vacca e quanto goda a degradarmi in quel modo.
una volta, mentre attraversavamo in macchina una zona di campagna, mi obbligò ad andare da un contadino, impegnato a lavorare in un campo di zucchine, a chiedergli se per favore poteva infilamene uno nel culetto, perchè la mattina ero stata cattiva e mi ero masturbata mentre ero da sola al bagno.
gli dovetti chiedere anche di aiutarmi a trovarne uno che fosse adatto al compito, non troppo grosso da non riuscire a entrare, ma abbastanza largo da farmi soffrire il sedere.
inoltre dovetti chiedergli esplicitamente di trovarne uno dotato di una buona quantità di peletti, perchè mentre entrano nel sedere irritano e fanno molto male e siccome ero una troia in calore era importante che soffrissi il più possibile durante l'inserimento.
ci volle un po' a trovarne uno adatto e durante la ricerca non dovevo mai smettere di massaggiarmi la fica da sopra i pantaloni, in modo che vedesse bene quanto mi eccitava la situazione.
mi misi a quattro zampe pronta a prendere la zucchina nel culo e per fortuna il mio padrone mi aveva autorizzato a spalmarmi il buchetto di lubrificante, prima che il contadino procedesse a sodomizzarmi come da me richiesto.
purtroppo mi aveva dato il lubrificante irritante, con zenzero, pimento e mentolo, ma almeno poteva entrarmi nel sedere senza troppo sforzo.
dopo che l'ebbe inserito quasi fino in fondo, facendo spesso avanti e indietro e ansimando pesantemente alle mie spalle, mi alzai e mi tirai su i pantaloni come meglio potei, avviandomi goffamente a gambe large verso la macchina.
non sto nemmeno a dire che la zucchina dovetti tenerla piantata dentro finché non arrivammo a destinazione. e non dimenticando di contrarre forte lo sfintere per più volte, ogni volta che sentivo diminuire il fastidio dato dal lubrificante e dalle punte della zucchina.

self pissing in the ass

sabato sera, mentre un amico del mio padrone si divertiva ad applicarmi l'usuale massaggio sulla pancia per stimolare la vescica dopo che mi aveva costretta a bere più di un litro d'acqua, non resistetti tutto il tempo necessario.
era dalla mattina che mi era stato proibito di liberarmi e quindi, dopo mezz'ora di massaggio, mi feci un po' di pipì addosso senza permesso. inoltre un po' è caduta anche sulla scarpa dell'amico del mio padrone e questo si è molto arrabbiato. mi ha fatto pulire con la lingua, mentre con la cintura che si era tolto mi frustava severamente il culo.
mi bagno sempre molto ad essere frustata mentre lecco qualcosa, infatti lui si chinò per controllare e mi trovò eccitatissima tra le gambe. decisero che ci voleva una punizione esemplare e che da adesso per una settimana mi sarei dovuta sempre pisciare nel culo, preferibilmente davanti a loro ma altrimenti filmando il tutto con la webcam.
il sistema è semplice e collaudato e più di una volta sono stata addestrata ad applicarlo. mi metto un tubo nel sedere, collegato a un grosso imbuto, in cui faccio pipì mentre mi trovo a quattro zampe.
quando ho finito, devo fare lentamente i movimenti che mi consentano di mettermi supina senza rovesciare niente, e fare in modo che tutto finisca dentro al mio culetto senza spargere pipì in giro, neanche mentre tolgo il tubo e mi tappo il sedere.
perchè di solito sono obbligata a tenerlo dentro un po' prima di potermi liberare.
spesso nell'attesa devo frustarmi sulla fica, oppure vengo frustata, perchè si dà per scontato che il trattamento mi abbia procurato dell'eccitazione non autorizzata.
l'ultima volta ho dovuto fare quattro inserimenti in tre ore, perché mi avevano fatto bere un'enormità d'acqua. per tutto il tempo sono stata massaggiata sulla vescica e sul clitoride ed è stato quasi impossibile trattenere l'orgasmo.
questo amico del mio padrone è assolutamente fissato con la disciplina della mia ritenzione urinaria e tutte le volte che viene so che mi aspettano punizioni con la pipì. l'idea che devo imparare a godere con la fica solo torturandomi sulla pancia con la vescica piena, è quasi del tutto sua.
anche se devo ammettere che al mio padrone non dispiace osservarmi mentre mi esercito.